Si stava scaldando sotto la Curva Sud, col fratino verde, gli scarpini rosa e quello sguardo sempre là, verso il campo. Giocatore sì (che aspettava di entrare) ma anche tifoso. Si è scoperto così, per quei pochi che non lo sapessero, il legame di Adriano con la Roma. Ha giocato poco, complici due infortuni e tanta sfortuna, ma la delicatezza e l´eleganza con cui si è inserito nello spogliatoio giallorosso hanno colpito tutti. I dirigenti, l´allenatore e, soprattutto, i compagni. De Rossi in particolare, ma anche Juan, che lo conosceva da tempo e l´ha aiutato ad ambientarsi, Mexes, Cicinho, Simplicio, Borriello e Totti, nessuno lo lascia solo. Il perché l´ha spiegato proprio ieri Leandro Greco: «Questo è un gruppo che, anche se non giochi, non ti abbandona mai». Ecco spiegata, allora, l´esultanza dopo il primo gol con De Rossi e Borriello, e poi tutta la squadra, di corsa verso l´Imperatore. Un abbraccio, qualche schiaffo in testa, e poi via, verso il centrocampo per ricominciare a giocare. Pensava di far parte della festa Adriano o, per meglio dire, lo sperava.
Derby: Adriano, abbraccio speciale
di 8 Novembre 2010Commenta