In occasione del decennale dell’UTR (Unione Tifosi Romanisti), all’Università La Sapienza di Roma si è svolto il seminario “Storia della A.S. Roma: leggende, aneddoti e curiosità“. All’evento ha preso parte Gian Paolo Montali. Presenti (oltre al presidente dell’UTR Fabrizio Grassetti) anche Antonello Venditti, Claudio Amendola, Giacomo Losi, Amedeo Amadei ed Ettore Viola, figlio dell’indimenticato presidente della Roma.
Le dichiarazioni di Montali:
“Sono il penultimo arrivato. L’ultimo è Toni. Dopo aver deciso di abbandonare la mia precedente professione ho deciso di venire alla Roma, per i tifosi prima di tutto. L’Olimpico mi emoziona tantissimo, con la bella cornice di pubblico e l’inno di Venditti in sottofondo. Siamo moderatamente soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino adesso. Siamo in lotta su due fronti, campionato e Coppa Italia. Concludo raccontanto la scena finale di un film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, quando Nicholson prova a sradicare un blocco di cemento invano, una prima, una seconda, una terza volta. Tutti gli ridono per la scommessa… Lui si gira andando via: “Ridete, ridete. Io almeno ci ho provato”, questo è quello che deve fare la Roma, noi ci proveremo fino alla fine“.
Montali si è quindi trattenuto con alcuni cronisti presenti:
“Ieri abbiamo giocato contro una buona squadra e abbiamo fatto bene. Siamo molto felici, perchè abbiamo battuto due buone squadre. Ce l’eravamo prefissato come obiettivo. Sei punti molto importanti ottenuti col giusto atteggiamento“.
Sabato contro l’Inter l’ultima partita del curvone: quanto è importante?
“Sabato giochiamo contro i migliori, contro la squadra più forte. Non c’è niente di più nobile di giocare e provare a vincere contro la squadra più forte. Noi ci arriviamo con la consapevolezza di aver lavorato molto bene in questi ultimi 4 mesi. Siamo concentrati, sereni perché quello che abbiamo fatto fino adesso nessuno ce lo potrà togliere. Guardiamo in avanti, abbiamo 8 partite“.
Non c’è il rischio che la Roma sia troppo carica per la partita di sabato?
“Assolutamente no. La squadra e lo spogliatoio sono maturi come mai ho visto nella mia carriera. Sono uomini veri, grandi giocatori. Quando dicevo che Inter e Milan potevano avere qualcosa in più sulla carta, in campo poi non ci va la carta, ma ci vanno gli uomini e in questo la Roma non è seconda a nessuno“.
E’ più pericoloso Mourinho nelle dichiarazioni pre partita o quello che fa Eto’o in campo?
“Mourinho è l’allenatore dell’Inter. Fa bene il suo lavoro e farà altrettanto la sua squadra in campo. La cosa più difficile saranno quei 90′ in campo e riuscire a fare la cosa giusta in campo“.
Come è stato accolto e come si è integrato nella Roma?
“Devo ringraziare Rosella Sensi per questa opportunità. Poi tutto il resto dello staff da Bruno Conti, Pradè e la Mazzoleni. Senza il loro atteggiamento positivo nei miei confronti avrei potuto far poco. Se sono riuscito a dare una mano alla società è merito loro“.
Le dichiarazioni di Claudio Amendola:
“Con tutto l’amore e il rispetto per la famiglia Sensi e per Francesco Totti, la mia Roma, quella di ragazzo di vent’anni, è quella del presidente Viola. Per me la Roma è Falcao, Conti e Di Bartolomei. Se sabato si pareggia, si vince quella dopo. Oggi abbiamo un’immagine diversa, da club di vertice e le società di vertice pensano in questo modo“.
Le dichiarazioni di Antonello Venditti:
“Lo striscione più bello? Quello del siamo tutti parrucchieri. Il genio romanista crea cultura. La Roma ci dà un senso di amicizia e fratellanza“.