Daniele De Rossi è stato premiato questa mattina nella sala della Protomoteca in Campidoglio con il riconoscimento “Atleta dell’anno 2009”. Il centrocampista della Roma ha ricevuto il premio, fra gli altri, con il pilota Giancarlo Fisichella, il giocatore di basket Alessandro Tonolli e Mauro Zarate, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno e del Delegato allo Sport, Alessandro Cochi.
Racconti e supporti audiovisivi hanno ripercorso le gesta dei campioni nella passata stagione.
AsRomalive ha seguito in diretta l’evento dal Campidoglio.
Durante la premiazione del campione di rugby, Giulio Toniolatti, Alemanno ha difeso la Capitale come teatro del “Sei Nazioni“: “Sia chiara una cosa il Sei Nazioni rimane a Roma. Nessuno lo tocchi”. Scambio di complementi sul palco fra Vincenzo Montella e Marco Di Vaio. Ad entrambi è stato chiesto cosa invidiavano l’uno dell’altro. Il bomber del Bologna ha risposto: “il suo fiuto del gol”. L’aeroplanino a Di Vaio avrebbe “rubato” volentieri “la sua velocità d’esecuzione e la capacità di calciare con entrambi i piedi”.
Salito sul palco per ricevere il riconoscimento, Daniele De Rossi ha parlato della rinascita della Roma: “Qualche tempo fa ci trovavamo in una situazione un po’ difficile, grazie all’impegno di squadra, società e allenatore, le cose stanno andando bene. Toni? Era un po’ che cercavamo un bomber, finalmente è arrivato. Lui e Totti in Nazionale? Si è trattato di due esclusioni diverse. Questa cosa non dipende da me, comunque, e preferisco non dire nulla sull’argomento“. Il centrocampista è stato premiato insieme al laziale Mauro Zarate: “Stiamo vivendo un momento difficile. Dobbiamo pensare alla Coppa Italia, mentre in campionato l’obiettivo è la salvezza”. Il sindaco, Gianni Alemanno ha tranquillizzato i tifosi di Roma e Lazio: “Qualsiasi scelta verrà fatta per il futuro, ad esempio per lo stadio, la nostra garanzia è che verrà fatta per i tifosi e per le squadre e non per speculazioni. Questo è l’impegno del Comune. La salvezza della Lazio e la qualificazione in Champions della Roma sarebbero gratificanti per la città”.
A margine dell’evento, Capitan Futuro ha parlato con i giornalisti presenti: “Fa piacere ricevere un premio come questo. È sempre bello quando si parla di premi legati alla romanità. Quello di sabato è uno scontro importante, arriviamo avanti in classifica grazie alla grande prestazione di ieri. Scudetto possibile? Io devo giocare per vincerle tutte, magari se le vinco tutte, arrivo primo. Ma lo scudetto non rappresenta il nostro obiettivo, almeno in questo momento. Sarebbe utopistico pensare ora allo scudetto, magari ne riparleremo tra 8-10 partite. Il nostro obiettivo deve essere quello di rientrane nelle prime quattro, non dobbiamo incappare nell’errore dello scorso anno, quando dopo il 3-0 con il Genoa parlavamo di secondo posto. Per sabato siamo carichi, come del resto lo eravamo ieri e come lo siamo stati con il Chievo, questa è la forza di una grande squadra. Con il tridente ci sarà da faticare a centrocampo? Anche prima dell’arrivo di Toni, una volta con Menez, una volta con Baptista, abbiamo giocato con le tre punte, quindi non sarebbe un problema“. Il centrocampista ha poi aggiunto: “La panchina di ieri? Si soffre, è peggio che stare in tribuna. Non sai mai se entri, se non entri, se potresti entrare… Le cose ora vanno bene, è stato bello essere presenti ieri, perchè tutto è andato alla perfezione. E’ stato prudente non farmi giocare? Queste non sono decisioni che prendo io. Io ho dato la disponibilità al mister per giocare cinque o novanta minuti. Giustamente il mister ha fatto le sue valutazioni. C’è gente che si allena con grande impegno, è giusto rispettare tutti. Toni? Toni è un grande attaccante, ha dato un’opportunità in più, è una torre, è sicuramente un valore aggiunto. Baptista ha altre caratteristiche che sviluppa in modo diverso. La Juve? Stiamo attraversando un momento più positivo rispetto a loro. Lo scontro diretto è pericoloso. Noi dobbiamo arrivare in Champions League, se arriviamo terzi è senz’altro meglio. Puntiamo ad arrivare sempre più in alto“.
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