«Lo stop disciplinare vale per una sola partita». Cesare Prandelli precisa il senso della sua scelta di non chiamare Daniele De Rossi e Mario Balotelli per motivi disciplinari. E un pò a sorpresa lascia prima intendere e poi dice esplicitamente che il fermo vale solo per la prossima partita contro la Slovenia, non per la successiva amichevole di Kiev contro l’Ucraina. «Quando un giocatore viene squalificato e ha comportamenti non corretti, la mancata convocazione in Nazionale vale per una partita – ha chiarito il ct – non è per niente escluso che io prenda in considerazione questi giocatori per la partita di Kiev, ora giochiamo con la Slovenia, poi pensiamo alle convocazioni per l’Ucraina».
In qualche modo, l’interpretazione era stata anticipata da De Rossi che chiedendo scusa per il suo gesto a Donetsk aveva espresso l’auspicio che lo stop valesse solo per una partita e presto potesse tornare in azzurro. Al momento, Prandelli ha dichiarato di aver parlato solo con Balotelli, e non con De Rossi. Per il romanista c’è in più il problema di una botta al tendine già sofferente. Per questo un immediato ritorno in azzurro per i due esclusi è possibile, ma molto più concreto per Balotelli che non per De Rossi.