De Rossi, l’intoccabile di Ranieri

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 Dal Tempo:

Dove eravamo rimasti? A un Mondiale vissuto da protagonista nel bene e nel male, iniziato in sala stampa con la polemica sulla tessera del tifoso, proseguito tra gol ed errori e finito nel modo peggiore. De Rossi voleva ripartire subito per dimenticare. Ha chiesto di partecipare al ritiro di Riscone, Ranieri glielo ha vietato: «Devi staccare la spina». E allora Daniele si è dedicato alla figlia Gaia e agli amici con cui ha trascorso qualche giorno di relax negli States. Ma ora è già tempo di ricominciare: si allena a Trigoria dallo scorso week-end, ieri ha ritrovato i compagni reduci dal torneo di Parigi e domani partirà per Valencia dove giocherà i primi minuti della sua nuova stagione contro il Levante. Il contratto stipulato per l’amichevole parla chiaro: Totti e De Rossi devono esserci. Il centrocampista è pronto. Si è presentato a Trigoria in ottime condizioni, con la barba un po’ più corta e gli occhi giusti. «Scommetto che sarà l’anno di De Rossi» dice convinto Gian Paolo Montali. Per Ranieri continua a essere un intoccabile, lui che il miglior De Rossi non lo ha ancora conosciuto. Il tecnico se l’è tenuto stretto anche nei giorni più «caldi», quando l’ombra del Real si faceva minacciosa. «Capitan futuro» è ancora qui. E vuole restarci a lungo, nonostante il contratto in scadenza tra due anni e i problemi nella trattativa per il rinnovo. L’intenzione della Roma è prolungarlo fino al 2016, due anni dopo l’addio di Totti. Sarà uno dei primi «scogli» da superare per il nuovo proprietario.


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