De Rossi: fuori col Bari, forse il rientro a Bergamo

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Daniele De Rossi in un letto di ospedale a bere tre litri di acqua al giorno ed ingurgitare quattro cucchiai al giorno dello sciroppo Schumm.
I calcoli non sono ancora spariti e ciò significa che, oltre a saltare il Bari, Capitan Futuro potrebbe non esserci a Bergamo (gara del 29 novembre) e farsi trovare pronto all’appuntamento con il derby, in programma il 6 dicembre. Sulle condizioni del forte centrocampista – attorno al quale vi è enorme riserbo – ha fatto il punto Il Tempo in edicola oggi.
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Un’attesa snervante, infinita. Per la Roma e soprattutto per De Rossi, il diretto interessato di un caso medico che sta diventando un incubo. Il centrocampista è ancora ricoverato al decimo piano del «Gemelli», reparto Solventi 1, dove ha trascorso la sesta notte consecutiva in seguito alla dolorosissima colica renale accusata ormai una settimana fa. Sta meglio ma non è uscito neanche ieri. Potrebbe farlo oggi? Così sembra. Al momento c’è solo una certezza: salterà la partita con il Bari. Non si può invece prevedere con precisione né quando lascerà l’ospedale, tantomeno quando potrà tornare a disposizione di Ranieri che contava di averlo a domenica: a questo punto il tecnico rischia di non poterlo utilizzare neanche a Bergamo il 29 novembre e di ritrovarlo tra il Basilea (3 dicembre) e il derby di tre giorni dopo. Un appuntamento che De Rossi non vuole perdersi per nessun motivo. Ma ora è debilitato dai farmaci assunti in questi giorni (antibiotici compresi) e dovrà recuperare il tono muscolare non appena potrà tornare a Trigoria. Per adesso deve restare completamente a riposo e sfidare il dolore, per fortuna in costante diminuzione, e la comprensibile noia che invece aumenta di giorno in giorno. La sua attività agonistica si è interrotta dieci giorni fa a Milano, dove Vieira gli ha procurato una frattura allo zigomo, con conseguente intervento chirurgico il giorno seguente, sempre al Gemelli. Poi è arrivata la fastidiosa colica, in forma molto violenta, a cui si è aggiunta un’infezione che gli ha causato la febbre. Non si può escludere che il problema di De Rossi sia una conseguenza dell’anestesia effettuata prima dell’operazione allo zigomo. Ma su questo punto nessuno si pronuncia. Il quadro complessivo non ha consentito ai medici di interrompere il ricovero. “Accadrà non appena i parametri ematochimici di riferimento, in costante miglioramento, rientreranno nel range di normalità” ha specificato lunedì la Roma nell’unica comunicazione ufficiale sulle condizioni del giocatore. A quanto pare, i calcoli renali non sono ancora stati espulsi, ma si esclude comunque qualsiasi tipo di intervento chirurgico. De Rossi deve quindi continuare a mandare giù quattro cucchiai al giorno dello sciroppo Schumm e bere tre litri di acqua al giorno. Stamattina verrà sottoposto a nuove analisi, nella speranza che i valori siano tornati a posto e possa finalmente tornare a casa. Per esigenze di privacy, la società ha deciso di tenere il massimo riserbo sulle condizioni del giocatore, anche a Trigoria le informazioni sono arrivate col contagocce. In questi giorni ha ricevuto le visite di parenti e di tanti amici e le telefonate dei compagni della Roma e della Nazionale. Ranieri si tiene aggiornato a distanza e intanto deve pensare a come riorganizzare il centrocampo che ha perso il pezzo più pregiato. Proprio alla vigilia del nuovo ciclo infernale che la Roma affronterà da domenica prossima fino a Natale.


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