Davide Petrucci, da Roma a Manchester tra ambizioni e nostalgia

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 Davide Petrucci è tornato a Roma. Ma solo per rispondere alla convocazione dell’Under 19. Due anni fa lasciò Trigoria per approdare al Manchester United. Una scelta che rifarebbe come ha confessato al Romanista: “Io posso dire di essere molto soddisfatto della mia scelta, la rifarei altre cento volte. Tornare in Italia? Non lo so è presto per pensarci. Ma alla Roma ho lasciato tanti amici. Li sento ancora, non si possono cancellare sei anni di amicizia solo perché adesso abito lontano“. La Nazionale Under 19 è un modo per riassaporare il clima di casa: “Sono davvero felice di essere qui. Giocando vicino a Roma, ho potuto sentirmi vicino il pubblico della mia città“. Sulla gestione dei giovani in Italia, Petrucci, 18 anni, ha le idee chiare: “Ci sono tanti giovani bravi, il problema è che non sempre vengono lanciati dagli allenatori. All’estero si azzarda di più. Però tutto dipende dalle scelte dei tecnici. È vero, in Inghilterra c’è una mentalità diversa, se sei bravo giochi e non importa il nome e il numero che hai sulla maglia“. A Manchester, Davide nutre grandi ambizioni: “Le cose vanno alla grande. Ho la fortuna di giocare in un bellissimo ambiente, il massimo per un ragazzo. L’esordio con la prima squadra? Certo che ci penso, sono lì per quello“.


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