Presso la libreria Koob di via Luigi Poletti, è stata presentata la ristampa del libro di Tonino Cagnucci “Daniele De Rossi – Il mare di Roma“. All’evento hanno preso parte Gian Paolo Montali e Claudio Ranieri. Il dirigente, a margine della presentazione: “Daniele non è solo un gran calciatore ma anche un campione. Ha delle qualità morali che vanno oltre l’aspetto tecnico. Come lui ce ne sono pochi. Io me lo porterei dietro ovunque“. L’allenatore durante la conferenza: “Il libro mi è stato regalato, ma non lo ho ancora letto. Vedere Daniele che corre dietro a Okaka per festeggiare il gol con il Siena è un’immagine che ho in testa. Appena avrò tempo leggerò il libro: spero di non avere tempo ovviamente! Daniele è speciale, sa trasmettere tutte le sue emozioni al gruppo. Per un allenatore, un giocatore come lui è importante, perché trasmette passione“. Di nuovo Montali: “Ho letto il libro e sono molti i personaggi che mi hanno colpito, infatti il mio libro è pieno di orecchiette. Mi hanno colpito molto le parti in cui descrive la merenda prima della finale del Mondiale 2006, quel silenzio totale quasi assordante che avvolgeva la stanza dove si trovava la squadra, tanto che si sentiva addirittura il rumore del cucchiaino sulla tazzina. Un altro passagio che mi ha sorpreso è stato quello in cui si dice che Daniele da ragazzino volesse giocare a pallavolo. Gli ho chiesto se fosse vero e lui mi ha risposto di si, allora l’ho messo alla prova e ho potuto constatare che i suoi fondamentali sono a posto. Mi ha anche detto che appena arriva la bella stagione vorrebbbe fare qualche partitella a Trigoria. Quello che più mi ha colpito di Daniele, anche se lo conosco da poco, non sono tanto le qualità tecniche che sono note a tutti, quanto il suo carattere, la sua voglia di esserci sempre e di tirare il gruppo. Un allenamento senza Daniele è tutta un’altra cosa e questo il mister lo può confermare“. E Ranieri: “E’ assolutamente così, è un giocatore che ha una generosità dentro enorme, e che è sempre disposto al sacrificio. Io con lui devo sempre sollecitarlo a fermarsi e non al contrario come sdi solito accade. Magari nelle prime fasi di allenamento o partita c’è un monmneto di studio, lui invece prende e parte sempre. Avere un giocatore del gnere per un allenatore è importantissimo. Ci sono due tipi di romani, uno è quello che gli scivola tutto adosso e un altro è quello come Daniele De Rossi sempre pronto a dare tutto”. Il tecnico ha quindi commentato l’episodio della gomitata del centrocampista ai Mondiali del 2006: “Ricordo che lì per lì ci rimasi male, da romano e da italiano. Ma pensai anche: questo può essere il crocevia per la carriera di Daniele; probabilmente, da un’esperienza negativa come questa può trovare la forza e le capacità per essere ancora più forte. E infatti è stato così“. Di fronte alla possibilità di un finale di carriera alla Beckenbauer, Ranieri è concorde: “Assolutamente si , in quel ruolo potrà giocare a lungo“.
La parola è passata nuovamente a Montali, che è tornato sul suo primo derby nella Capitale: “Pur avendo giocato a livello internazionale grandi partite, mi ero aprrocciato alla sfida con la Lazio in maniera abbastanza fredda. E stato assolutamente sconvolgente“. Su un’eventuale futuro da dirigente di De Rossi: “Io non sò se lui vorrà continuare a lavorare in questo ambiente, sicuramente per la società non ci sarebbero problemi. Io spero che lui ,per le qualità umane che ha dentro, provi un esperienza anche altrove“. Montali ha parlato anche del suo lavoro e dei suoi obiettivi: “Vogliamo rendere Trigoria più vivibile e più organizzata possibile, andando però per step, anche perchè l’obiettivo futuro è quello di far entrare i tifosi a Trigoria. Io vorrei finalizzare il mio lavoro qua, affinchè a Roma ci sia più normalità, si vivano le cose senza grandi eccessi“. Poi un commento sulle parole di Preziosi che ha chiamato in causa Francesco Totti nell’ambito della vicenda legata al rigore di Del Piero: “Se mi aspettavo quelle dichiarazioni? No, francamente sono rimasto basito. Oggi il presidente si è fatto sentire con un comunicato corretto e preciso, Francesco Totti non può entrarci nulla in questa vicenda, Totti è quel giocatore che nel 2006 in precarie condizioni fisiche ha dato il suo apporto nella vittoria del Mondiale, è quel giocatore che prende sempre tantissimi calci nelle partite e non dice mai nulla. Ha le gambe completamente segnate dagli scontri sul campo, ma non ha fatto mai polemica per questo. Tutto questo ve lo dice un uomo del Nord“. Infine sugli stadi di proprietà: “È importante disporre di uno stadio di proprietà, per diversi motivi. Può aiutare a vivere il calcio come uno spettacolo”.
Ranieri: “De Rossi, uno che trasmette emozioni”. Montali: “Lo porterei con me ovunque”
di 16 Febbraio 2010Commenta