Massimo D’Alema ha inaugurato la festa del Partito Democratico a Castel San Vincenzo (Molise) e ha colto l’occasione per toccare anch’esgli – romano e romanista – le vicende societarie che vedono sempre più il club giallorosso lontano dalla famiglia Sensi e in procinto di passare a Unicredit. Per l’ex Presidente del Consiglio nonchè attuale Presidente del Copasir, la Roma è fede. Non si discute, si ama. Ma all’interno dello spazio riservato ai cronisti, non è voluto sfuggire a chi gli ha rivolto domande relative alle sorti di Francesco Totti e compagni.
2009/10. “Con una campagna acquisti in cui s’è speso per tutta la squadra quanto l’Inter ha tirato fuori per un giocatore, la Roma ha condotto un campionato esaltante e se non fosse stato per il secondo tempo con la Sampdoria, avrebbe compiuto anche il miracolo“.
FRANCO SENSI. “Insieme a Viola, rappresenta forse l’ultimo presidente di un calcio romantico, in cui s’investono risorse personali per una fede”.
CESSIONE. “I debiti? Sono preoccupato, parlerò con Profumo (scherzava, ndr) che – per quanto interista – è un amico: lo marcherò stretto a costo di partecipare al boicottaggio delle filiali di Unicredit con i tifosi…“.
D’Alema: “Roma a Unicredit? Marcherò Profumo, pronto a boicottare le filiali”. Scherzava
di 7 Luglio 2010Commenta