Supportati dalle parole di Daniele Pradè, che in occasione del nuovo stadio non ha perso l’attimo per ribadire in maniera determinata la grande potenzialità dei giallorossi
“Vogliamo raggiungere obiettivi importanti, abbiamo una squadra piena di campioni e non ci sentiamo inferiori a nessuno”,
la Roma si prepara alla gara interna contro il Cska Sofia. Esordio all’Olimpico (seconda giornata della fase a gironi, ndr) e la volontà da parte dell’ambiente di riscattare e mettere da parte la batosta di Basilea. Ci si arriva in un momento nel quale lasciano ben sperare solo i risultati. Molto meno il gioco.
Dei bulgari, va detto immediatamente che sono la formazione più titolata del proprio stato con 31 titoli nazionali. Verranno a Roma per fare risultato, lo chiarisce in maniera incontrovertibile il presidente degli avversari dei giallorossi, Dimitar Borisov:
“Punto a un successo giovedi a Roma. Il fatto che il Cska non abbia mai battuto squadre italiane nelle competizioni europee non mi preoccupa nè mi scoraggia. Resta nella storia, ma la storia si può scrivere in ogni momento. Adesso, noi abbiamo l’occasione per mettere mano sulla storia e scriverne una nuova. O perdere ancora, senza fare drammi. Per noi è già una vittoria da festeggiare, l’entrata nei gironi di Europa League”.
La società non vive un gran periodo: nel 2007-2008 la squadra ha vinto il campionato, ma è stata esclusa dalla UEFA Champions League a causa dei troppi debiti contratti con lo stato e con la banca. L’elemento più rappresentativo del club è l’allenatore, Luboslav Penev, ex calciatore di Valencia e Atlético Madrid.Tra i bulgari, vanno temuti almeno due elementi: Vladimir Manchev, attaccante esperto che ha alle spalle un discreto palmares fatto di buone prestazioni nella Nazionale e di trascorsi in Spagna, dove ha militato nelle fila di Valladolid, Celta Vigo e Levante; Yordan Todorov, terzino della Nazionale con capacità di spinta lungo la fascia destra.