Dal Corriere dello Sport:
Juan la partita con il Fulham l’ha vista dalla tribuna; Doni alla fine del primo tempo della sfida contro gli inglesi ha avvertito il riacutizzarsi della contusione alla coscia rimediata nel corso della gara contro il Livorno, lasciando spazio nel secondo tempo a Julio Sergio; Julio Baptista, giovedì sera, all’Olimpico, ha giocato novanta minuti più recuperi, cosa che non gli capitava da una vita.
Conseguenza: tutte e tre domenica sera, subito dopo la conclusione del faccia a faccia contro l’Inter, rimarranno a Milano per poi imbarcarsi il giorno dopo alla volta di Dubai per aggregarsi alla nazionale brasiliana che nella prossima sosta ha pensato bene di passare alla cassa attraverso due amichevoli che giocherà contro l’Inghilterra e l’Oman.
Dov’è l’errore? Perché, inutile girarci tanto intorno, il fatto che almeno un paio dei brasiliani giallorossi convocati da Dunga, non stiano benissimo, dovrebbe poter dare alla società della famiglia Sensi la possibilità di bloccare le convocazioni per consentire ai suoi giocatori, inteso come stipendiati dalla Roma, di recuperare la migliore forma attraverso il riposo, le cure e egli allenamenti a Trigoria. La Roma, a dire la verità, ci ha provato a congelare le convocazioni, ma dopo esserci riuscita nella precedente sosta, stavolta non ha potuto opporsi, anche perché con i brasiliani, quando c’è di mezzo la loro nazionale, non si può contare, e lo diciamo con il massimo rispetto sia chiaro, sulla loro complicità, se il Brasile chiama loro sanno rispondere soltanto positivamente.
Alla questione, oltre a Bruno Conti, si è interessato in prima persona Gian Paolo Montali, il coordinatore dell’area tecnica come ha precisato con un sorriso a proposito dell’ottimizzatore lo stesso ex allenatore di pallavolo e membro del Cda della Juventus. La federazione brasiliana e il ct Dunga, però, vogliono vedere di persona i giocatori. E allora nelle valigie dei tre giocatori della Roma, saranno messe diagnosi, prognosi, esami medici, risonanze magnetiche, lastre e quant’altro possa essere utile a dimostrare come le loro condizioni non possano definirsi ottimali e quindi sarebbe il caso di lasciarli a riposo per un paio di settimane per consentirgli di recupare una forma accettabile e smontare, pure, le battute che a Roma circolano da tempo, cioè che a Trigoria si allenano per le partite del Brasile.
L’accordo tra le parti è che di fronte alla constatazione di condizioni fisiche non straordinarie, il Brasile rispedirà a Trigoria i giocatori riconsegnandoli quindi alla Roma. Situazione che è ipotizzabile soprattutto per Juan, forse per Doni, mentre è da escludere per Baptista che contro il Fulham è tornato a giocare una partita intera dopo una vita. Per Doni, peraltro, questa convocazione è arrivata dopo il lungo stop in seguito all’intervento chirurgico al ginocchio, per il titolare giallorosso tornare nel giro della Selecao vuole dire giocarsi una chance importante per andare al prossimo mondiale sudafricano che per lui sarebbe il primo.