Contratto Adriano: dieta e a letto presto

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 Dalla Gazzetta dello Sport

Le frequentazioni molto chiacchierate e i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso non spaventano la Roma. A Trigoria ostentano ancora tranquillità: «Adriano — dicono — ci ha garantito che risolverà tutto prima di venire in Italia». Il suo agente, Gilmar Rinaldi, conferma: «Lunedì saremo a Roma». Dal Brasile, però, arrivano notizie inquietanti: Adriano segnalato negli uffici della Procura di Rio de Janeiro e, ieri sera, anche in commissariato per più di un’ora. Il calciatore è sospettato di aver consegnato 60 mila real (25 mila euro) al narcotrafficante Fabiano Atanasio da Silva, coinvolto nell’abbattimento di un elicottero della polizia in cui persero la vita tre agenti. «I fatti sono gravissimi — ha detto ieri il procuratore Themistocles —: forti indizi dimostrano che Adriano ha intrattenuto relazioni con leader narcotrafficanti». Ma dopo l’interrogatorio è risultato che non esisterebbero prove certe. Secondo l’attaccante, «i soldi sono serviti per comprare cibo per i poveri». Rigare dritto La Roma non nasconde di essere rimasta sconcertata dalla foto di Adriano col mitra, ma confida nella volontà del calciatore di lasciarsi tutto alle spalle, anche le beghe giudiziarie. A Trigoria si cautelano perché Adriano righi dritto in Italia. Il club giallorosso, uno dei pochi in Italia ad autoregolamentarsi con un codice etico, ha inserito nel contratto del centravanti ulteriori clausole di comportamento, studiate da Gian Paolo Montali.


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