Da La Gazzetta dello Sport:
«Bisogna saper perdere», cantavano i Rokes nel 1967. In quell’anno Josè Mourinho aveva solo 4 anni e perciò va perdonato, non può ricordarla, ma a segnalargliela indirettamente ieri ci ha pensato Bruno Conti. «A fine partita ho sentito cose che non mi sono piaciute – ha detto il dirigente giallorosso-. La Roma contro l’Inter ha fatto una grande prestazione e bisognerebbe togliersi il cappello. Noi chiedevamo di lanciare la palla alta verso Chivu perché non poteva colpire di testa? Chivu è un grandissimo uomo, abbiamo parlato prima e dopo la partita all’antidoping: posso dire che dalla panchina della Roma tutto può uscire tranne queste cattiverie. Chi le ha dette ripensi un po’ a freddo a come è stata la partita e dia i meriti alla Roma, tirare fuori queste cose non vere sono cattiverie. Penso che nel calcio bisogna anche saper perdere».