Da Il Romanista:
Straordinaria la sua carriera da calciatore, come dimostrano la conquista del Mundial ’82 in Spagna con l’Italia di Bearzot e il tricolore 1982/83 nella Roma del Barone Liedholm, Bruno Conti vanta un palmarès impressionante anche come dirigente di settore giovanile. Dal 1991 – anno in cui ha assunto la guida del vivaio romanista – ha conquistato la bellezza di 24 trofei: 19 nazionali e 5 regionali. Roba da fare invidia a sir Alex Ferguson.
Da record è soprattutto la partecipazione romanista al “Beppe Viola-Arco di Trento”: quello conquistato dai ’93 di Stramaccioni è il quinto assoluto nella storia del club. Gli altri quattro portano la data del 1994, 1998, 2001 e 2005. Nell’albo d’oro la Roma ha raggiunto la Fiorentina e si è portata a meno uno dal Milan che sin qui ad Arco è riuscito ad imporsi sei volte. Bezziccheri e compagni non potevano fare regalo migliore, sia pure con qualche giorno d’anticipo, al Marazico nazionale: domani compirà infatti 55 anni. Nel suo straordinario curriculum dirigenziale trova posto anche un “Viareggio”, una Coppa Italia e uno scudetto con la Primavera. Che da sempre, senza nulla togliere alle altre, è la formazione di spicco del vivaio giallorosso. Quella che ha il compito di fornire nuovi talenti alla Roma dei grandi.
Al “Viareggio” la Roma targata Bruno Conti sale sul gradino più alto del podio nel ’91, proprio nel primo anno d’investitura a capo delle giovanili del fantasista originario di Nettuno. Successo ottenuto superando in finale il Napoli (3-1). A completare quell’annata magica, anche il Torneo Città di Bastia Umbra, altra classica kermesse giovanile in cui i baby romanisti caleranno il bis due stagioni più tardi, nel ’93. Tuttavia l’affermazione più bella, forse perché arrivata in un momento difficile a livello societario, corrisponde allo scudetto conquistato dalla Primavera di Alberto De Rossi a giugno del 2005.