Da Il Messaggero:
«AAA… Aquilani cercasi». Oppure: «AA: Anonymous Aquilani». I tabloid britannici, si sa, sono crudeli. E ora, esaurite le storie di corna di John Terry e Ashley Cole, se la prendono con Alberto Aquilani. L’italian flop, come lo definiva ieri il Mirror. L’ex romanista è arrivato a Liverpool l’estate scorsa e ancora non è riuscito ad accendere gli animi. Prima per colpa dell’infortunio alla caviglia, che lo ha tenuto fuori dal campo fino a fine ottobre. Poi per colpa della forma non ancora ritrovata. Fatto sta che il Principino ha collezionato solo sette inizi di match con la maglia dei Reds e in nessuno è stato decisivo. E ora, come spiega il suo allenatore, accumulerà ancora presenze in panchina perché Benitez non intende sacrificare la squadra per lui. Ovvero: gioca solo chi è al massimo della forma per agguantare il disperato obiettivo di arrivare tra le prime quattro in classifica e meritarsi la Champions League. Così anche ieri sera contro il Wigan Aquilani è rimasto a guardare. I commentatori sportivi scommettono che già a fine stagione l’ex giallorosso potrebbe prendere il volo, magari verso la metà bianconera di Torino.