Conferenza stampa Rudi Garcia.

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Queste le parole del tecnico:
Reja sta provando il 4-3-3. Teme questa Lazio?
«Se loro giocheranno a cinque o quattro indietro per noi cambia poco. Noi dovremo cercare di trovare soluzioni per metterli in difficoltà. Noi ragioniamo così per tutte le gare, non solo per questa».

La Juve avanti e il Napoli che preme. Le piace questa situazione?
«E’ una buona pressione stare dietro alla Juve. Io preferisco essere secondo adesso. Noi dobbiamo sempre pensare alla vittoria»

Il derby la spaventa o, vista la situazione di classifica, è più tranquillo?
«Non sappiamo prima della partita cosa accadrà. Noi vogliamo vincere, prendere i tre punti e andare avanti in campionato. La squadra ha tanta voglia di proseguire su questa strada»

La Roma è la favorita alla vigilia. Questa cosa le piace?
«Questo è un gioco che fanno i tifosi e la stampa, a me interessa vincere. Questa è una partita difficile ma noi abbiamo qualità e le dovremo mettere in campo. Ho fiducia in questa squadra che sa giocare contro ogni modulo di gioco avversario»

Il derby di Roma è il più sentito?
«Il derby è sentito più per i tifosi che per i giocatori. Noi abbiamo tre giocatori che sono romanisti (Totti, De Rossi e Florenzi, ndr.). Per loro forse è più sentito ma noi dobbiamo essere superiori a queste cose. Non è solo un derby ma è soprattutto una partita di campionato».

La Roma è più forte della Lazio?
«A che serve dire questa cosa? La classifica riflette sempre i valori espressi in campionato. Però quello che conta è qualificarci per la Champions e per centrare questo obiettivo dobbiamo prendere più punti possibili. Dobbiamo fare in modo di vincere questa partita perchè sarà un bel segnale verso le nostre avversarie».

Un secondo posto e una vittoria della Coppa Italia. Ci metterebbe la firma?
«No, per il momento sono concentrato solo sul campionato. Per fortuna non esistono questi tipi di contratto…»

Reja ha detto che anche un pareggio andrebbe bene…
«Reja? Cioè lo stesso signore che ha detto che vedrebbe di buon occhio un infortunio di un giocatore della Roma? Non siamo solo allenatori ma anche educatori. Se un allenatore dice queste cose in pubblico, cosa dirà prima di una partita ai suoi giocatori? Di spaccare la gamba ad un avversario? Io chiedo ad Orsato di avere tutti e due gli occhi aperti. Chiedo alle tifoserie di comportarsi bene»

Come sta Pjanic?
«Sta meglio anche se ci sono tante partite da giocare e dobbiamo stare attenti».

Le curve chiuse?
«Preferisco che sia Baldissoni a rispondere a questa domanda. Per il momento la legge è così e questo dice il regolamento. Sicuramente non mi piace giocare senza le curve»

Quanto è importante per lei vincere i derby a Roma?
«Per me è importante vincere quante più partite possibili. Non è una sfida mia, questa è una partita più sentita dai tifosi. Io voglio giocarla come al solito, con ambizione e con entusiasmo. Ci sono sempre tre punti in palio, come le altre gare di campionato. La chiesa è rimasta al centro del villaggio, basta guardare la classifica per rendersi conto che questa cosa è reale»

Gervinho ha stupito anche lei?
«Lui è così. Soprattutto quando è in forma e ha fiducia è incredibile. Dobbiamo lasciarlo tranquillo, lui fa sempre delle cose per la squadra, mai per il suo ego. Il suo gioco è di saltare l’uomo ed andare in profondità e deve continuare a fare così. Per me non è una sorpresa, io lo conosco bene. Lui può migliorare ancora».
(Corrieredellosport.it)


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