Udinese-Roma: la conferenza stampa di Vincenzo Montella alla vigilia della sfida del Friulia in programma domani sera alle ore 20,45:
CHAMPIONS – “Ultimo treno? Mancano sempre meno partite e il distacco è rimasto invariato. Se davvero vogliamo il quarto posto è una gara decisiva”.
MODULO – “Ho le idee chiare ma durante la partita si possono cambiare soluzioni, la squadra si deve preparare ad ogni soluzione. Ho varie possibilità e sò che a Roma se metto un giocatore quello che sta fuori è sempre più bravo. Mi prendo le mie responsabilità. Alla fine conta il campo e non mi faccio distrarre dalle tanti voci. Si possono cambiare interpreti e sistema di gioco. Il modulo? Dipende dalla partita, da come stiamo fisicamente. Se lavorano bene tutti e tre gli attaccanti. Le considerazioni sono diverse ma la squadra può giocare anche con 3 punte. Hanno tutti 5 o 6 anni in più rispetto alla squadra spumeggiante, me compreso.Penso che questo modulo sia adatto a più giocatori. che poi si possa e fare di più in entrambe le fasi sono d’accordo anch’io“.
UDINESE – “E’ una squadra giovane con tante risorse, forza, corsa e tecnica. Davanti sono devastanti per velocità tecnica e aiuto ai centrocampisti. Sanchez è un giocatore che fa le fasi con grande voglia”.
BORRIELLO E VUCINIC- “In generale si è più amati quando si gioca meno e si è decisivi. Si può cambiare la partita anche entrando dalla panchina. Borriello sta allenando con determinazione ma per scelte tecniche e tattiche ha giocato poco. E’ voglioso di mettersi a disposizione della squadra, è voglioso e simpatico. L’ha presa bene questa momentanea esclusione anche se è dispiaciuto. L’allenatore deve avere delle priorità, se Totti sta bene fisicamente e segna è normale che non vorrei spostarlo di posizione anche se alle spalle ha un giocatore come Borriello. Sono priorità e scelte, fino ad oggi è andata così. Vucinic? Si è allenato bene e ha fatto tutti gli allenamenti ed è recuperato”.
ROSI – “E’ un giocatore che ha scontato la squalifica, a Firenze ha fatto benissimo e sta bene fisicamente. L’Udinese ha giocatori di corsa e quindi ha possibilità di giocare. Può fare entrambi i ruoli soprattutto se l’altra squadra attacca di più da sinistra. può fare entrambe le fasi“.
PSICOLOGIA – “Ho visto la squadra bene ma abbiamo voltato pagina dalla sconfitta contro la Juve. Questo è uno spareggio. Devono essere giocatori forti e motivati”.
DIFESA – “Ci mancherà un giocatore come Philippe che era importante e lo ringrazio perchè ha diomostrato attaccamento alla maglia. Ora non mi preoccupa la difesa ma il ritmo della squadra. L’Udinese ha giocatori che trovano spazi con molta facilità ed è importante che la squadra sia corta”.
FUTURO – “Magari posso decidere di fare il secondo a Guardiola! Potrei decidere qualsiasi cosa ma è prematuro. Si parla di tutto, è una piazza calda, io dovrei portare una squadra in Champions e poi lasciarla ad un altro o viceversa. Non ho ancora pensato al mio futuro”.
DI NATALE – “Siamo molto amici, io ero più grande di lui quando eravamo all’Empoli. Ero in prima squadra e lui in primavera, è un ragazzo simpaticissimo e generoso, in campo poi è straordinario. Ha maturato un po’ tardi”.
DONI – “Ho puntato su di lui perchè dovevo scegliere. Ho detto anche che Julio Sergio ha grandi qualità, se dovessi giudicare Doni dovrei giudicare tutti, se continua a giocare vuol dire che lo giudico bene”.
CAPELLO – “E’ stata una battuta e la prendo come tale. Mi ha fatto molto sorridere, ma un allenatore deve dire ad un attaccante quando deve tornare o quando deve pressare”.
MENEZ – “Come con la Lazio gli avevo detto di variare, con la Juve gli avevo detto di svariare. Le squadre di Delneri stanno dove sta la palla, stando largo è riuscito a prendere una traversa. L’ho cambiato con Perrotta anche se non è il suo ruolo e poi li ho ricambiati nel secondo tempo. Ho forzato perchè le situazioni non rispettavano le consegne. Siamo alla partita cruciale della stagione, ora non penso al futuro dei giocatori. Ci penseremo e vedremo cosa succederà in futuro”.
SANCHEZ – “E’ un giocatore straordinario perchè rientra moltissimo, ha cattiveria, mette pressione ai centrocampisti, è un giocatore che è meglio che non ci sia. La partita comunque l’abbiamo preparata come se lui ci fosse”.
IlVisitatore23 8 Aprile 2011 il 14:56
La prima persona singolare del verbo “sapere” è “so”, senza accento.
Eventualmente, so’ (con l’apostrofo) è la forma tronca (in romano) della prima persona singolare di “essere”.