Ranieri: “Menez mi ha deluso, Toni domani giocherà”

di Redazione 1


 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Chievo:
MENEZ “Non ha giocato bene, mi aspettavo di più da lui. Un giocatore non fa una squadra. Ho sbagliato a mettere Menez, io sono leale, sono il primo critico di me stesso. Se avessi saputo che mi dava questa prestazione non lo avrei messo. Volevo un giocatore sopraffino come il francese, che mi gelasse il gioco che facesse gioco là davanti, che facesse movimento. Ma tutto è rimasto nei miei pensieri. La non convocazione? È dovuta a questo. Una cessione? Adesso, è un fatto casuale, andremo avanti. Mi auguro che il rapporto con Menez sia recuperabile. Io non chiudo la porta a nessuno. Menez quando gioca dall’inizio sembra averne spirito di sacrificio in abbondanza, quando entra a partita iniziata invece ne ha un pò meno. Questa è una mia colpa,  l’avrei dovuto capire prima”.
TONIToni titolare con il Cagliari? Ho spiazzato tutti perché ho detto che giocava e non l’ho fatto giocare? O perché ho detto che l’ho visto bene e poi non ha giocato? Domani? Gioca. Le do una primizia. Dire “l’ho visto bene” è perché mi ero fatto un’idea di un giocatore che dopo essere stato fuori a lungo non aveva la brillantezza. Poi vedendolo mi sono riocreduto e vi ho detto che l’ho visto bene, non come mi aspettavo di vederlo, e queste mie considerazioni vi hanno scatenato il Toni titolare. Non mi aspettavo che si inserisse così presto nello spogliatoio, sembra che sia da sempre con gli altri ragazzi. E’ molto importante per farlo sentire immediatamente uno della squadra. È una qualità innata che il ragazzo ha. I gol delle punte? Quando si costruisce una squadra si vede quanti gol fanno i centrocampisti, i difensori. Come dico sempre: primo non prenderle, due gol li avevamo fatti. Fossimo riusciti a rimanere concentrati come abbiamo fatto altre volte non avremmo preso due gol. A Cagliari gli episodi hanno pesato. Non dobbiamo mai analizzare superficialmente le cose. Vi ricordo che contro la Lazio Mauri è stato contrato bene da Bertagnoli su quella parata. Ci sono momenti in cui va bene, in altri meno. Adesso dobbiamo dimostrare di star bene con i fatti, non a parole, contro un Chievo coriaceo, che riparte in contropiede, che su 25 punti 13, quindi circa la metà, li ha fatti fuori casa. Con Toni in campo la Roma resterà quella che conosciamo, non ci saranno stravolgimenti. I cambiamenti stavano nell’avvicendamento degli allenatori e nella loro filosofia, una volta ssorbito questo cambiamento il processo è finito li. Mancava un’attaccante d’area di rigore; mettevamo molti palloni nel mezzo e non c’era nessuno pronto a raccoglierli”.
TOTTI “Si è allenato all’interno, sono tre giorni che sta aumentando i carichi di lavoro nella cordsa e nella muscolazione e non avverte fitte, segno che il percorso è positivo. In campo con il Genoa? Me lo auguro, ma come ho detto fino a che non lo vedo in campo con noi, fare le partitine, muioversi non dico nulla. Per ora sta con i fisioterapisti, aspettiamo. La Roma con Totti cambia, ha caratteristiche differenti dagli altri attaccanti, dovremo essere bravi, abili a saper sfruttare le sue qualità. La Roma è abituata ad andare sulle fasce, a venire centralmente, dovremo fare queste cose. Piano piano lo conosceremo, dove ama di più smarcarsi, ma lui è un giocatore che ha molta esperienza. La sua intelligenza gli permetterà di capire noi, vedo che i ragazzi lo trovano nelle partitine. Contro la Cisco è sempre stato chiamato in causa e si è moso molto bene”.
TADDEI E JULIO BAPTISTA “Chi lavora con serietà e senso di sacrificio verrà premiato. Per questo voglio spendere due parole anche per Tonetto, un giocatore che sta facendo grandi sacrifici e  in cui credo molto. Sono convinto che possa dare ancora molto alla Roma”.
LE CONVOCAZIONINon vedevo la necessità, giocando in casa, di avere troppi giocatori. Dovesse succedere qualcosa, domani si alleneranno e verrano inseriti. Un conto è quando giochiamo in trasferta e servono più elementi, un’altro è in casa”.
CAMPIONATO “Non ho mai detto che la Roma sarebbe stata una pretendente a contrastare l’Inter, ho detto che sarebbe stata una pretendente per la Champions League, come ce ne sono tante altre. Ho detto che sarebbe stato un campionato difficile, che iniziavamo la curva finale che si completrà a metà marzo. A quel punto vedremo a che punto saremo arrivati. Possiamo rientrare nei primi quattro o venire scavalcati. La lotta è bella e avvincente e soltanto chi sarà determinato a superare le contrarietà conquisterà il premio. Ad esempio dovevamo vincere l’ultima (il Cagliari) e non lo abbiamo fatto. Abbiamo detto il Napoli dimenticando la Fiorentina, la Sampdoria, il Palermo. Ce ne sono tante. Il campionato è avvincente per quanto riguarda questo tipo di lotta. Noi vogliamo esserci alla fine ma dobbiamo lavorare per esserci, perchè non sarà facile. Mexes pronto per la Triestina? Non lo so, ma il fatto che si stia già allenando con noi mi fa ben sperare. Prima torna, meglio è”.
CESSIONI “In questo bisogna entrare in simbiosi con la società. Io vorrei tutti se hanno piacere a stare. Ci sono anche altre esigenze però; ad esempio ti richiedono un giocatore ed io posso dare il benestare. Sapete come funziona il mercato. Se ci chiederanno dei giocatori valuteremo se darli via o meno. Avete visto che questi discorsi non mi spaventano, che appena possibile ho portato in prima squadra giocatori come Scardina e Pettinari, per cui non mi fascio la testa. Per me è importante avere giocatori che sentano il progetto e che diano tutto per questo. Menez e Baptista sentono il progetto fino in fondo? La cosa più importante per me è quello che vedo e sento dal campo. Capisco che ci sono ragazzi che hanno più bisogno della carota che del bastone, però non gli si può dare sempre la carota, ogni tanto devono assaggiare anche il bastone. Azevedo? Quando arriverà ne parleremo. Sapete che non parlo di mercato“.
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