Come non bastasse, il periodo di concentrazione assoluta richiesto ai giallorossi per tentare la scalata alla classifica e raggiungere il quarto posto – ultimo utile all’accesso in Champions League per la stagione 2009/10 e unico biglietto da visita per una campagna acquisti di primo ordine – viene intoppato anche da clamorose voci di mercato. Per tutta la giornata di ieri sono rimbalzate nella Capitale false notizie – che non fossero veritiere lo apprendiamo in seguito agli sviluppi odierni – relative ad una presunta vendita societaria imminente.
Allarmismi tra i tifosi e gli addetti ai lavori, fino alla necessaria smentita ufficiale, doverosa per la società. La A.S. Roma ha affidato ad un comunicato diramato pubblicamente, la replica in seguito alle notizie del giorno precedente. Di confermato, solo il fatto che in questo periodo vi siano stati contatti per la cessione della società; per il resto, una serie di smentite e la ferma presa di posizione della dirigenza, che conferma di non aver mai preso in considerazione – nè di aver accettato o raggiunto – alcuna intesa. Il passaggio principale del comunicato stampa recita testualmente:
“Negli ultimi mesi il gruppo Italpetroli è stato contattato da vari soggetti che hanno rappresentato l’interesse di vari gruppi internazionali a investire nel capitale della Associazione Sportiva Roma. Con nessuno di tali soggetti è stata raggiunta alcuna intesa – di alcun tipo – e nessuna offerta è stata formalizzata. Non è noto l’interesse della famiglia Flick come riportato dalla stampa”.
La famiglia Flick di cui si parla rimanda all’imprenditoria tedesca. Continua il comunicato:
“I contatti attualmente in corso con i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse sono, allo stato attuale, in una fase di verifica dell’esistenza dei presupposti per poter valutare eventuali operazioni. Qualsiasi scelta dovesse essere fatta in futuro terrà conto degli interessi di A.S. Roma e dei soci di minoranza e, in ogni caso, non è previsto un disimpegno della famiglia Sensi da A.S. Roma“.
