E’ durato soltanto due giorni il ritiro punitivo della Roma dopo il pesante ko con la Fiorentina. Dopo lincontro con i tifosi, Francesco Totti e Daniele De Rossi, hanno avuto un colloquio con Rosella Sensi, da qui la decisione di sospendere tutto, e i giocatori da ieri sono tornati a casa dalle rispettive famiglie. Il capitano ed il suo amico, hanno promesso al presidente il massimo impegno fino alla fine della stagione, sperando nel raggiungimento del quarto posto, che comunque è molto lontano. Non era presente Luciano Spalletti, ma il direttore tecnico Bruno Conti ed il direttore sportivo Pradè.
Il motivo della sospensione del ritiro è stato dettato dalle convincenti parole espresse.
Presidente ci assumiamo tutte le responsabilità, ma questo ritiro non serve a nulla. Il gruppo è unito e noi vogliamo e dobbiamo uscire da questa situazione: questo il senso delle frasi pronunciate.
A questo punto il presidente ha accettato il loro consiglio:
Mi fido di voi, e di quello che mi state dicendo.
L’incontro è durato mezzora ed è stata una decisione presa dalla squadra, ( e non dal tecnico) dal momento che si era sparsa la notizia che la Sensi non sarebbe andata in questa settimana a trovare i giocatori a Trigoria, per smaltire la rabbia della debacle di Firenze.
Adesso la risposta spetta al campo, domenica con il Chievo Verona i tifosi hanno intrapreso la decisione della linea dura, con lo sciopero della Curva Sud nei primi 15 minuti, ma tutti si aspettano una vittoria, e soprattutto i giusti comportamenti in campo. La Roma ha poi fatto un comunicato stampa dove i giocatori ringraziano i tifosi per essere venuti a Trigoria, loro sono i primi responsabili di questa maledetta stagione, ma i sostenitori giallorossi sono unici e assolutamente incolpevoli. Questo per spiegare meglio le parole di martedì di De Rossi:
Sentiamo troppo la pressione esterna, ed il raggiungimento obbligatorio di questo quarto posto .