Scordatevi il bel gioco. Ecco la Roma pragmatica di Ranieri

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 Scordatevi il bel gioco. Il biglietto da visita di Claudio Ranieri aveva fatto storcere la bocca a molti, dai tifosi romanisti a qualche addetto ai lavori (Zeman e Sacchi). Chi si era esaltato di fronte alle brillanti prestazioni offerte dalla Roma negli ultimi anni, si è trovato davanti un nuovo allenatore le cui idee sembravano lasciar presagire tempi cupi. A questo punto però, dopo sette partite di gestione Ranieri, viene il dubbio di aver male interpretato le parole del mister. La Roma della precedente gestione, quella che il bel gioco se lo ricordava eccome, denunciava periodicamente cali di concentrazione, carenze caratteriali che troppo spesso le avevano fatto perdere punti importanti, soprattutto sui campi delle provinciali. Progressivamente poi, queste prestazioni prive di personalità si erano intensificate, costringendo il mister Spalletti a rassegnare le dimissioni. Questa nuova Roma invece pare aver sacrificato qualcosa per quanto riguarda l’estetica, riguadagnandolo nel carattere. In campionato, eccezion fatta per la partita con la Fiorentina, dominata dal primo all’ultimo minuto, la Roma di Ranieri si è sempre trovata in condizione di dover recuperare un gol di svantaggio e riuscendoci peraltro tutte le volte.
Con il Palermo e il Catania è riuscita a riacciuffare un pareggio al novantesimo, contro Siena e Napoli invece ha avuto la forza di ribaltare completamente il risultato, portandosi a casa i tre punti: una vera e propria inversione di rotta.
L’intuizione di Claudio Ranieri quindi potrebbe essere corretta: forse la squadra andava “rieducata”, lasciando momentaneamente perdere le ambizioni di bel gioco e chiedendo ai suoi, come disse in conferenza stampa subito dopo la figuraccia di Basilea, “cose semplici, l’ABC del calcio”.
Non sarà una Roma bella da vedere ma è sicuramente una squadra rinnovata nello spirito. Lo stesso Totti, più volte punzecchiato da Spalletti parlando di sacrificio (“può dare di più per quanto riguarda la disponibilità”) ieri si è letteralmente immolato, segnando due gol e rimettendoci quasi il ginocchio, salvo poi restare in campo, stoico, a rincorrere gli avversari nonostante la fasciatura.
È grazie alle “cose semplici” di Ranieri se la Roma oggi ritrova, finalmente, una posizione di classifica più consona alla sua caratura tecnica: a dispetto di chi ancora storce la bocca.
Giulio Somazzi


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