Da Il Messaggero:
Viaggiando con dieci punti di ritardo dalla capolista Inter, Claudio Ranieri un anno fa era considerato un allenatore fallito. La sua Juventus stentava, per mille motivi non riusciva a salire più in alto del secondo posto ma la dirigenza, la stampa e i tifosi bianconeri avevano individuato in lui, soltanto in lui il capro espiatorio della grigia situazione. E così il suo esonero, invocato come la medicina giusta per tutti i mali juventini, era più che una semplice ipotesi. La sera del 18 aprile dello scorso anno, la Juventus ospitò all’Olimpico di Torino l’Inter di Josè Mourinho in una partita che avrebbe potuto regalare punti importanti in classifica a Del Piero e compagni e ossigeno puro all’allenatore in difficoltà. Era un sabato, era la trentaduesima giornata e la sfida al vertice finì con un pareggio (1-1) che lasciò esattamente le cose come stavano prima del fischio d’avvio dell’arbitro Farina: Inter avanti di dieci punti e Ranieri ad un passo dell’esonero. Pochi giorni dopo, la Juventus venne eliminata in semifinale di Coppa Italia a Torino dalla Lazio, poi pareggiò quattro partite di fila in campionato e, a due giornate dalla fine, Ranieri venne messo alla porta, sostituito da Ciro Ferrara. La Juventus non può stare al secondo posto, il motivo del licenziamento dell’allenatore di Testaccio. Domenica sarà il 18 aprile e sarà un anno esatto da quel Derby d’Italia di Torino. Ranieri ora è in vetta alla classifica del campionato con la Roma: la sua squadra ha diciassette punti più della Juventus che ha cacciato anche Ferrara e che sta rincorrendo disperatamente un posto in Champions League.