Chievo-Roma: Mirko Vucinic ci sarà. Dopo aver saltato la gara contro il Cagliari, ultima stagionale all’Olimpico, il numero 9 giallorosso domani, secondo la Gazzetta dello Sport, tornerà in campo per affrontare la formazione veneta e per provare a regalare un sogno ai tifosi giallorossi. Il montenegrino proverà a portare nella Capitale lo scudetto:
Lui, Mirko Vucinic, l’uomo dei sogni e dei sorpassi, delle vittorie e delle scalate al cielo. Il cacciatore di stelle, il calciatore innamorato. Lui, Mirko, ha trasformato i suoi gol in rime e le sue esultanze in baci. Diciotto volte stagionali, record. Tredici volte in campionato, il trono di Totti insidiato fino all’ultimo. Anche domani, a Verona, una sfida nella sfida. Lui, 13. L’altro, 14. Da soli hanno portato 36 punti, nessuno come loro. Lui, Vucinic, più di ogni altro ha portato la Roma tra le nuvole, all’ingresso del Paradiso. I suoi gol sono stati accelerazioni di gioia, allunghi di felicità. E notti magiche, pomeriggi di festa, momenti di esaltazione. Lui, Mirko, c’era sempre, con le scarpette viola. C’era col Bologna, quando dai fischi nacque un fiore. C’era a Milano, con l’Inter, quando fu chiaro chi era il più forte. C’era a Firenze, con lo smoking bianco. A Napoli, come se fosse un biliardo. Con l’Udinese, quando volle esagerare. A Bari, dove bastò un numero magico. Con l’Atalanta, quando azzardò il primo sorpasso. Nel derby, quando ci fu l’apoteosi. E quella notte sembrò tutto possibile, lo scudetto e l’amore.
Poi, qualcosa si è inceppato nel cuore e nei muscoli di Mirko. E pure nei meccanismi della Roma. Difficile stabilire se sia stato più il litigio con Perrotta, la contrattura di Parma o le botte di Materazzi. Lui, Vucinic, è quasi un mese che non segna matorna in tempo per tirare, baciare, sognare, sorpassare ancora. E stavolta dritto fino al Paradiso. Con lo smoking e la barba.