Da Il Messaggero:
«E adesso, vinciamo anche l’ultima». Il patto nasce negli spogliatoi dell’Olimpico, dopo la gara vinta contro il Cagliari, ancora rimontando e comunque faticando. I giocatori della Roma sanno quello che dicono e che cosa vogliono. Basta vederli in faccia. Julio Sergio, Burdisso, Juan, Perrotta, Pizarro, lo scatenatissimo Taddei, i romani Totti e De Rossi, quest’ultimo spesso insonne proprio perché non pensa ad altro. Sono i senatori a spingere il gruppo. E non sono pochi. Metteteci anche Toni, arrivato a gennaio e amicone riconosciuto da tutti, e soprattutto Lobont, il quarto portiere che oggi è secondo e che fa il tifo per il primo e per una squadra di cui è trascinatore sottotraccia. Riise, squalificato, già si è autoconvocato per Verona e nessuno lo ha contraddetto. «Certo che ci crediamo» hanno assicurato ai dirigenti. Lo hanno garantito in colloqui individuali e anche in pubblico, dopo la partita più delicata, la terza in nove giorni, complicata anche dalla sconfitta con l’Inter in Coppa Italia mercoledì scorso e dai veleni della sfida che più infinita non si può.