Giovedì l’incontro per valutare le offerte. O meglio, il primo incontro. Tutti intorno al tavolo, Unicredit, la famiglia Sensi e l’advisor Rothschild. Sul piatto, i documenti presentati dai cinque possibili acquirenti del club giallorosso: gli americani di DiBenedetto, il fondo Aabar di Abu Dhabi, un gruppo arabo-americano (non libico), un soggetto francese e Gianpaolo Angelucci. Appuntamento fissato per il 3 febbraio, giorno per cui è stato convocato il cda di Roma 2000 (controllante diretta del 67 per cento della Roma), composto dal presidente Attilio Zimatore, da Rosella Sensi e dall’uomo Unicredit Antonio Muto. Saranno loro a decidere il vertice, utile a prendere visione delle cinque proposte ricevute e valutarle.
Come riferisce Mf Dow Jones, non è da escludere che, per avere un quadro più chiaro, il cda possa chiedere ulteriori approfondimenti o chiarimenti sulla documentazione presentata a un numero ristretto di acquirenti, con cui continuare a trattare singolarmente. Operazione, questa, che rischierebbe di dilatare i tempi per la scelta ultima, attualmente prevista entro 7-10 giorni al massimo. In ogni caso, dal momento della scelta, servirà almeno un mese per definire la trattativa in ogni dettaglio, con la garanzia, però, di aver già individuato il nome del nuovo proprietario della Roma.
Cessione Roma: via alla fase decisiva
di 1 Febbraio 2011Commenta