Slitta tutto a fine gennaio. Tutto. Sia la ricezione delle offerte vincolanti, sia la loro accettazione. Iniziato il 26 luglio con l’accordo tra Unicredit e Compagnia Italpetroli, il processo per la vendita dell’As Roma durerà, quindi, almeno 6 mesi. Il motivo? Ce ne sono due. Fonti della banca fanno sapere che non ci sarebbero i tempi tecnici sufficienti a chiudere entro Natale, come previsto originariamente, questa delicatissima fase. E quindi non aveva senso restare ancorati, sempre stando alle informazioni apprese ieri dalla banca, alla data del 15 dicembre, cioè oggi, per la ricezione delle binding offer. Le offerte vincolanti. Nell’ottica di Unicredit, il rinvio della deadlinedel procedimento consentirà di lavorare con più calma. Ma la verità è che sia Piazza Cordusio, sia il suo advisor Rothschild, sono preoccupati. Sulla posizione di Angelucci la banca continua a nutrire molti dubbi. L’imprenditore, che non piace alla piazza romana, sarebbe disposto a rilanciare l’offerta iniziale di 86 milioni. Ma con modalità di pagamento che non accontenterebbero Unicredit. L’altro investitore in prima fila è un gruppo americano di cui la banca ha sondato – una delegazione è volata negli States- la serietà delle intenzioni. Resta in corsa anche il fondo Aabar, ma sembra con un ruolo non di primo piano.
Cessione As Roma: tutto rinviato a gennaio
di 15 Dicembre 20101
moehammad irvan 16 Dicembre 2010 il 08:38
roma…………..