Mercato Roma, Luis Enrique: “Ambizione e fiducia, così si fa un giocatore”

 Dal Romanista:

«Non accetterò qualsiasi giocatore non ambizioso, che non prova la cosa più difficile». E ancora: «Penso che un giocatore si fa più con la fiducia che con altro». Ecco, per chi non avesse ancora capito che tipo di allenatore è Luis Enrique ci ha pensato lui a spiegarlo. Ci ha pensato lui a ribadire al mondo il suo modo di intendere il calcio. Lo ha fatto in una lunga intervista rilasciata a Barça Tv nella quale ha salutato la società e i tifosi che sono stati suoi per una vita. Quando gli chiedono se si sente triste a dover dire addio al blaugrana, lui risponde a modo suo, da duro: «Se i calciatori hanno una vita breve in un club, prima di lasciare, lo è ancora di più per gli allenatori. Me lo aspettavo quando ho iniziato questo lavoro. Devo dire che sono stati tre anni fantastici. Ho deciso che il mio ciclo è giunto al termine. Ho detto ciò prima ancora che mi arrivassero delle offerte». Ma ora che lui è pronto ad una nuova sfida, a spiccare il volo. Anche a costo di lasciare i suoi ragazzi, quelli con i quali ha fatto meraviglie nella serie B spagnola: «C’è una grande squadra qui, giocatori di qualità superiore. Tutti lavoriamo allo stesso modo con una tale sinergia positiva e dinamica di gruppo che ognuno si sente importante: ora si stanno aiutando l’un l’altro per realizzare le cose. Sono soddisfatto e orgoglioso di quello che abbiamo fatto questi in 3 anni perché credo che alcune delle conquiste raggiunte siano merito mio». Poi ancora sui suoi giocatori: «Loro sanno che mi piace scherzare, ma che prendo il mio lavoro molto seriamente. Ho scherzato sul fatto che tra una settimana andrò in una conferenza stampa a dire che era tutta una bugia. Non ho dubbi che chi prenderà in consegna il club sarà ben capace. Non ho dubbi che ci sono professionisti di alta qualità al Barça B in questo momento, che si adatteranno alle necessità e alle richieste di chi è il nuovo allenatore»

Mercato Roma, piacciono Viviano e Santon

 Dal Romanista:

Una giornata a Milano per lavorare, ancora, alla nuova Roma. Walter Sabatini ieri ha incontrato Claudio Vigorelli, agente di due portieri che in queste ultime ore sono state accostati alla Roma: Storari e Viviano. Tra i due, quello con più possibilità di arrivare a Trigoria è il secondo. Sfumato Buffon, che ha deciso di restare alla Juventus, la Roma cerca un titolare affidabile e un secondo di belle speranze. Per rimpiazzare Doni (che sarà ceduto, anche se il suo ingaggio alto non favorisce le trattative) si pensa al portiere in comproprietà tra Bologna ed Inter. Viviano non vuole restare in Emilia, ma non vuole neanche, a 26 anni, passare una stagione in panchina alle spalle di Julio Cesar. Vuole giocare, anche per non perdere il treno Europei, in programma tra un anno. Per questo l’ipotesi Roma gli piace eccome: i giallorossi potrebbero, intanto, acquistare la sua metà dal Bologna e poi trattare con l’Inter per farlo restare almeno un anno nella Capitale.

Mercato Roma: si punta su Silvestre, Palacio e Viviano

 Mercato Roma: Walter Sabatini vuole una Roma griffata Argentina. La nuova Roma americana sta lavorando da tempo per la rifondazione ro­manista, trattando giocatori avendo come punto di riferimento il quattro-tre-tre di Luis Enrique. Dal Corriere dello Sport:

CATANIA – Quando si parla di argentini in Ita­lia, il pensiero non può non andare al Catania. Dove ce ne sono una canestrata. E almeno un paio interessano la nuova Roma. Sono il difensore centrale Matias Silvestre e l’attac­cante Gonzalo Bergessio. C’è da dire che nei giorni in cui Sabatini è stato in Argentina, da quella partii c’era (e c’è ancora) l’ad del Ca­tania, Pietro Lo Monaco. Immaginare che i due si siano incontrati, garantiamo che non è peccato mortale.

Luis Enrique-Roma: c’è la benedizione di Guardiola

 Allenatore Roma: Luis Enrique Martinez Garcia lunedì incontrerà Walter Sabatini. Nel frattempo Pep Guardiola ha dato la sua benedizione, durante la conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League. Dal Corriere della Sera:

Walter Sabatini, però, prima che venga presa la scelta definitiva, incontrerà anche Didier Deschamps, che ieri si è parzialmente smarcato dal Marsiglia: «Il mio futuro? Sto riflettendo. Ma non è una questione di soldi, perché non rappresentano un elemento decisivo per me. Quello che davvero conta è il progetto sportivo. Contatti con la Roma? Se dicessi di no, vi farei ridere… Così come i giocatori, anche gli allenatori sono ricercati. La sola cosa che posso dirvi è che non ho preso nessun impegno».

Borriello: “Ci vediamo la prossima stagione”. Perrotta: “Di sicuro giocherò ancora qui”

 Mercato Roma: ieri mattina, dopo l’ultima gara contro la Primavera di Alberto De Rossi, è finita la stagione della squadra giallorossa. E’ stato il momento dei saluti e degli addii. Dal Corriere dello Sport:

E’ finita tra gli smoccolamenti di Marco Borriello. Uscito dal campo con un vi­stoso ematoma, conseguenza di un contrasto di gioco in cui ha riportato una forte contu­sione alla caviglia destra, prima del termine dell’amichevole (finita 4-4) che i grandi han­no giocato contro la Primavera di Alberto De Rossi, attesa dalla fase finale del suo campio­nato (nei quarti affronterà il Milan). Il tutto in un’atmosfera da rompete le righe per un appuntamento per la ripresa che ancora non ha una data precisa visto che dipenderà dal­l’esito della finale di Coppa Italia.

Allenatore Roma: domenica Sabatini a Barcellona per Luis Enrique

 Allenatore Roma: tra domenica e lunedì Walter Sabatini sarà a Barcellona. Obiettivo: ingaggiare Luis Enrique. Pronto per lui un contratto di 2 anni più opzione per il terzo. Dal Messaggero:

Lucho, come lo chiamano i catalani, si prepara al colloquio decisivo con Walter Sabatini, atteso a Barcellona tra domenica e lunedì. Franco Baldini ha preparato il terreno: lo spagnolo si è impegnato, dando la priorità alla proposta giallorossa. L’Atletico Madrid insiste e anche il Real Saragozza. Ma da un paio di settimane, da quando la nuova Roma ha avuto la certezza che non c’era più niente da fare per la prima scelta Villas Boas («Arrivo in Italia in vacanza», fa sapere il portoghese, atteso in giornata), Luis Enrique ha in testa solo il club di Trigoria.

Mercato Roma: Buffon o Marchetti

 Mercato Roma: oltre a scegliere il nuvo allenatore, Sabatini dovrà anche risolvere il problema numero 1: il portiere. Buffon e Marchetti sono le scelte, più lontana l’ipotesi Sorrentino. Dal Romanista:

Buffon vuole la Roma e a Trigoria lo aspettano (ancora) a braccia aperte. Il tempo, però, stringe e i dirigenti giallorossi si aspettano, da qui a breve, un passo concreto del portiere della Nazionale nei confronti della sua società. Costo del cartellino e ingaggio non sembrano problemi insormontabili ma c’è bisogno di fare chiarezza quanto prima. L’alternativa allo juventino si chiama Federico Marchetti del Cagliari.

Contucci: “La tessera del tifoso ha fallito, bisogna svincolarla dall’abbonamento””

 Dal Romanista:

«Attendiamo i dati ufficiali del Viminale. Ma senz’altro non c’è stato un boom di presenze allo stadio. E per quanto riguarda la Roma, parlerei sicuramente di un regresso». Avvocato e consigliere di MyRoma, l’azionariato popolare giallorosso, Lorenzo Contucci è anche webmaster di asromaultras.org, uno dei siti più cliccati dalle curve italiane e più in generale dai seguaci di Eupalla, il calcio d’una volta, quello del Subbuteo e del calcio balilla, quello vecchia maniera, quello di 90° minuto e Gianni Brera.

Contucci non è l’autore delle tabelle sulle presenze allo stadio. È semmai l’aedo, l’uomo che tramanda, il cantore della storia romanista. I dati non sono suoi, ma di stadiapostcards.com, un altro sito geniale che raccoglie le presenze dai tabellini dei giornali. Una fonte non ufficiale, quindi. Ma certamente attendibile. Contucci, meno spettatori all’Olimpico. La tessera del tifoso non aiuta. Doveva contribuire a riportare le famiglie allo stadio.
Quindi ha fallito.
Il calo non potrebbe dipendere anche dallo scarso appeal che offre questo stadio?
E perché? L’Olimpico è sempre quello dal 65/66 (era da quella stagione che non si assisteva a un numero così basso di presenze, ndr). Anzi, teoricamente è migliorato. È a cinque stelle, come dice il presidente del Coni, Petrucci.
E invece…
Invece fa ridere. Ci piove dentro, i servizi sono pessimi e da alcuni posti, fino alla fila 35, non si vede una parte del campo. E questa è una battaglia che presto condurremo con MyRoma. Evidentemente, in Monte Mario sono troppo impegnati a mangiare al catering dei vip per accorgersene. Non solo. Se va nello stadio del Millwall, seconda divisione inglese, c’è un negozio con il materiale del club. Da noi lei trova al massimo un botteghino delle scommesse e uno dove si possono comprare le sigarette.

Olimpico mai così vuoto dalla stagione 1965/1966

 Dal Romanista:

La media spettatori della Roma allo Stadio Olimpico è passata dai 40.975 dello scorso campionato ai 34.224 della stagione 2010-2011. Un dato in chiaro contrasto con le parole del ministro Maroni che, solo pochi giorni fa, mentre annunciava che in questa settimana avrebbe reso noti i dati della prima stagione della Tessera del Tifoso preannunciando l’idea di introdurla anche in altri sport, aveva sostenuto che le presenze negli stadi non erano scese. «Sono diminuite le partite con incidenti – aveva spiegato il Ministro -, sono diminuiti i feriti, c’è un minore impiego di forze dell’ordine grazie agli steward, tutto ciò senza che siano diminuiti i tifosi». In attesa dei dati ufficiali del Viminale, ci sono quelli elaborati dal sito www.stadiapostcards (che raccoglie le presenze dai tabellini dei giornali), che sembrano dire il contrario di quanto sostenuto da Maroni, per lo meno per ciò che riguarda il numero di spettatori. Che poi è il punto cruciale, quello che fa la differenza. Perché è piuttosto evidente che se la gente non va più allo stadio, non ci saranno più incidenti. Il problema è semmai quello di riempire gli stadi e renderli al tempo stesso sicuri. Bene, i dati forniti da stadiapostcardse riportati dal sito asromaultras.orgdicono che la flessione nelle presenze negli impianti italiani in questa stagione c’è stata, eccome. E per tutte le squadre. Roma ovviamente compresa. Per quanto riguarda i giallorossi i numeri sono impietosi visto che, fatta eccezione per l’anno del Flaminio, quello fatto registrare nel torneo appena terminato è il numero più basso di spettatoridal 1965/66 (in quella occasione furono 28.897).

Mercato Roma, Luis Enrique cita Coelho e conquista Baldini

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Lo ha conquistato con una citazione, un insegnamento contenuto in uno dei romanzi di Paulo Coelho, «Il Cammino di Santiago» , che forse sarebbe meglio citare col suo titolo originale: O diario de um mago. «Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al cammino— scrive l’autore brasiliano —. È il cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo» . È lì che è scoccata la scintilla con Luis Enrique. È a quel punto che Franco Baldini ha capito di avere di fronte a sè l’uomo giusto per il progetto americano. È successo un paio di mesi fa, quando si videro la prima volta. L’ultimo incontro c’è stato martedì, a Barcellona, e dovrebbe essere stato decisivo: trovato il nuovo allenatore della Roma, a meno di dietrofront clamorosi. La benedizione Luis Enrique Martinez Garcia, 41 anni, spagnolo. È nato a Gijon, nelle Asturie, come lo scrittore Paco Ignacio Taibo II. È stato un grande calciatore, un centrocampista completo, colonna del Real Madrid e, soprattutto, del Barcellona. Il Barça di Figo, Ronaldo, Guardiola. Dal Pep, nel 2008, Luis Enrique ereditò la panchina del Barcellona B, che quest’anno ha portato fino al 4o posto della Serie B spagnola.

Mercato Roma, piace Viviano

   Dal Corriere dello Sport:

Tra le priorità della nuova Roma ce ne sono due, a nostro giudizio, che sono ancora più priorità. Una, facile facile, è l’allenatore, l’altra il portiere titolare. Perché, inutile nascondersi dietro un dito, uno dei problemi più evidenti della deludente Roma di questa stagione è stato proprio quello dell’estremo difensore, da Julio Sergio a Doni per finire a Lobont, senza che nessuno di questi tre abbia mai dato un minimo di garanzia. Quindi è più che prevedibile che tra i pali giallorossi ci sarà una rivoluzione o quasi. Le voci che arrivano da Torino, quelle relative alla possibile partenza di Storari, fanno capire, almeno oggi come oggi, che Gigi Buffon difficilmente si muoverà da Torino, forte di un biennale da circa sei milioni netti a stagione. La nuova Roma aveva pensato al titolare della nostra Nazionale, pur con qualche se e qualche ma. Di fronte all’impossibilità ( economica) di arrivare al Gigi nazionale ( pronto a dire sì alla Roma), il club giallorosso sarebbe pronto ad andare sul suo vice in azzurro. Cioè Emiliano Viviano, ventisei anni ancora da compiere, attualmente al Bologna ma in comproprietàcon l’Inter.

Con i Sensi sparisce un modo antico di fare calcio

 Da Repubblica.it:

L’addio dei Sensi chiude una maniera ormai antica di fare calcio, almeno in Italia. Affrontare la gestione di un grande club col patrimonio di una famiglia, sia pure ricca, e con un ricchezza costruita addirittura nelle generazioni, non è più possibile. Pensiamo a uno degli affari più importanti registrati in questi primi giorni di calcio mercato. Pirlo, a 32 anni, non ha rinnovato il contratto col Milan semplicemente perché la Juve gli offriva un triennale da 4 milioni a stagione, che per la società sono più di 20 milioni di euro.Un club come la Roma non avrebbe mai potuto chiudere un affare come questo, i giocatori di qualità è costretta a trovarli quando sono ancora giovani, prima che esplodano o ancora quando hanno fallito da qualche altra parte così che la loro quotazione sia crollata. Si fa quattro volte più fatica a gestire una squadra così e soprattutto non sono ammessi errori perché li paghi carissimi. Già la stessa gestione di Totti – negli anni – è stata un problema finanziario notevole. E nonostante tutto il patrimonio familiare ha retto un club ad alto livello e con uno dei  monti stipendi più alti della serie A (65 milioni). La Roma, soprattutto negli ultimi anni, non ha mai avuto la capacità di ricapitalizzazione di un Moratti, che dispone alle spalle di ben altre coperture finanziarie ben radicate nelle sue aziende.

Mercato Roma: Sabatini in viaggio per Lamela

 Mercato Roma: ieri Walter Sabatini è partito per Buenos Aires. Motivo del volo: vedere due-tre parti­te che gli interessano ma, soprattutto, por­tarsi avanti con il la­voro. Tra i giocatori da visionare il pezzo pregiato è Erik Lamela. Dal Corriere dello Sport:

(…) Ci sono almeno quattro-cinque partite che Sabatini può andare a ve­dere: oggi, diciannove italiane, c’è Ti­gre- Lanus, l’attaccante Stracqualur­si tra i padroni di casa, il centrocam­pista Guido Hernan Pizarro negli ospiti; sempre oggi, una nostra, In­dependiente­-Colon, il difensore cen­trale Leonel Galeano nei primi; do­menica, poi, alle ventuno Velez-San Lorenzo, tra i padroni di casa il cen­trocampista Augusto Fernandez; al­le ventitrè e dieci River-San Lorenzo con la stella Erik Manuel Lamela re del «Monumental»; volendo, lunedì, ci sa­rebbe anche Arsenal­ Boca con il difensore esterno Monzon tra gli ospiti.

Roma-Sampdoria: ecco a voi Pallotta

 Roma-Sampdoria: James Pallotta assisterà all’ultima gara di campionato all’Olimpico, dove in palio c’è l’accesso all’Europa League. Da Il Romanista:

Lunedì volerà a Londra, che di questi tempi pare una succursale della Roma americana. Nella capitale inglese abita Baldini, abita Ancelotti, abita una buona fetta dei nostri sogni. Pallotta viene innanzitutto per veder giocare la Roma.
Ha chiesto di riservargli tra i cinque e i dieci biglietti per la partita con la Samp. Non si aspetta chissà quale spettacolo dallo stadio: sarà tanto se tra abbonati e paganti l’Olimpico supererà il muro, anzi il muretto, delle trentamila presenze. Ma mister Celtics è curioso.