Roma, contro Basilea e Lazio a colpi di tridente

 Nella sfida di Champions League contro il Basilea, Claudio Ranieri dovrebbe confermare il trio composto da Francesco Totti, Marco Borriello e Mirko Vucinic mentre nela sfida contro la Lazio tutto lascia presagire a una Roma con Jeremy Menez in campo dal 1′ al posto del capitano. Da Il Tempo:

Avanti così. Con un 4-4-2 che si trasforma in un 4-3-3 o in un 4-3-1-2, con un tridente in grado sia di restare mascherato che di togliersi i veli. Tra mercoledì e domenica, tra il Basilea e il derby, la Roma si giocherà una bella fetta di stagione e sembra intenzionata a farlo secondo il modulo adottato nelle ultime apparizioni.

Statistiche derby: senza Totti la Roma vince (3 volte) o pareggia (2)

 Francesco Totti salterà Lazio-Roma ma, nonostante la grave perdita cui dovrà far fronte Claudio Ranieri c’è chi si appella alle statistiche per cercare di recuperare ottimismo. Lo fa l’edizione odierna de Il Tempo che mette in evidenza come, senza il capitano in campo, la Roma non abbia finora perduto neppure una stracittadina. Testuale:

Sarà la notte delle streghe, sarà il buio che ormai signoreggia già a metà domenica, ma il romanista doc deve studiarle tutte per vincere l’umor grigio di questo scellerato inizio di campionato.

Basilea-Roma, l’occasione di Totti

 Rabbia e dispiacere perchè il derby è pur sempre speciale e saltarlo così è qualcosa che non torna. Ma nel corso di Basilea-Roma, Francesco Totti avrà modo di sfogare sul campo la voglia matta di buttarsi alle spalle un periodo tutt’altro che semplice. Da La Repubblica:

Non è decisamente il periodo più felice della sua carriera e Francesco Totti si ritrova i riflettori addosso quando meno ne avrebbe avuto bisogno.

In questo momento è super Basilea

 Il Messaggero:

Il Basilea ha spiccato il volo, dopo l’acuto di Roma in Champions League. I campioni di Svizzera, che mercoledì affronteranno i giallorossi in Champions, dal 19 ottobre hanno infatti inanellato due vittorie in campionato – entrambe per 3-1 –, raggiungendo il quarto successo consecutivo, coppe comprese. Sabato, il Basilea ha battuto il Bellinzona per 3-1, balzando al comando della classifica con 25 punti. Una rete di Almerares e due gol di Chipperfield hanno risolto la sfida.

Il “Vamos” di Burdisso

 Dal Romanista:

Gervasoni fischia la fine del primo tempo e l’Olimpico fischia la Roma. I tifosi non ci stanno, temono un nuovo passo falso in casa, come contro Cesena e Bologna. I giocatori del Lecce rientrano nello spogliatoio, seguiti subito dopo da quelli romanisti. Nicolas Burdisso si sistema lo scarpino, è tra gli ultimi ad imboccare il tunnel. Prima di lasciare il rettangolo verde, guarda la Curva Sud senza striscioni, di giallorosso c’è ben poco. A parte il suo temperamento. Perché il Bandito, sangue argentino e cuore romanista, non ci sta. Apre la porta dello spogliatoio, raggiunge i compagni, qualcuno non riesce a capire il perché dei fischi: «Abbiamo creato tanto, ci sta dicendo male», è il coro pressoché unanime. Ranieri parla a Cassetti, gli chiede come sta. L’atmosfera è tesa, perché la Roma ha voglia (e bisogno) di vincere. Nicolas guarda tutti negli occhi: «Questa la vinciamo», dice. Prevede. Lo sente. Lo spera. Lo sa. È tornato il Bandito, a patto che se ne sia mai andato.

Totti sempre provocato

 Dal Romanista:

La redazione de Il Romanista sta a Francesco Totti come la Vieille Garde stava a Napoleone Bonaparte, magari muore, ma non si arrende nel difendere il capitano. E’ per questo che l’incarico di mettere assieme un piccolo promemoria dei torti subiti da Totti mi è stato dato, se non con ritrosia con qualche mugugno. Non ho la fama del “tottiano”, ma francamente il compito non mi sembra dei più ardui. Ritengo però opportuno partire dagli episodi più esilaranti dell’attacco “al cuore” della Roma registrati fuori dal campo, che a mio avviso sono assolutamente indispensabili per comprendere quello che avviene sul rettangolo di gioco.

Totti: la rabbia e le accuse

 Dal Romanista:

Una situazione che ha amplificato una reazione che di fatto non c’è stata e che al capitano ha dato parecchio fastidio. Niente derby, dunque. In attesa della decisione del giudice sportivo, questa è l’unica certezza. E dire che tutte le cose sembravano cominciare ad avere un senso, anche quelle più incomprensibili. Come un’astinenza dal gol che così lunga non gli era praticamente mai capitata. Perché Totti, che ha sempre fatto gol a grappoli, non è andato a segno fino alla nona giornata di campionato? La risposta era lì, pronta: perché alla decima c’è la Lazio.

Il Bandito e il Campione

 Da Il Romanista:

E´ tornato il Bandito. Dopo una settimana di ‘riposo’, a Parma Ranieri gli ha preferito Mexes, Nicolas è tornato titolare al centro della difesa giallorossa. E lo ha fatto nel migliore dei modi, cominciando a rispondere sul campo a chi si cominciava a chiedere se quegli otto milioni pagati ad agosto per il suo cartellino non fossero troppi. Nicolas, uno da sempre abituato a essere leader, non viene da un momento positivo, e la sua esultanza dopo il gol è tutta da raccontare. Dopo la ´capocciata´ che ha portato in vantaggio la Roma ha prima gridato ´Vamos´ e poi è corso ad abbracciare il fratello Guillermo, ripescato in panchina solo dopo la febbre di Mexes. Un abbraccio tenero, umano, tra due fratelli che stanno condividendo un momento delicato delle rispettive carriere. Un abbraccio che è poi stato soffocato da quello di tutti i compagni di squadra. La Roma ha giocato una buona partita, magari ha sofferto un po´ troppo in fase difensiva, ma ha meritato di vincere. E Burdisso è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. “Si abbiamo fatto una buona gara. Il Lecce gioca un bel calcio ci ha messo anche in difficoltà in qualche momento della partita e noi siamo stati bravi ad avere pazienza e a vincere questa partita, la seconda consecutiva dopo Parma in cui non prendiamo gol. Per noi è molto importante, adesso c´è Basilea in Champions, poi il derby, la Fiorentina e la Juve. Dovevamo vincere per non lasciar scappare la Lazio”.

Olimpico all’unisono: “C’è solo un Capitano”

 Da Il Romanista:

´6 la nostra storia´ c´è scritto sulle t-shirt bianche che i giocatori indossano al loro ingresso in campo per il riscaldamento. E l´applauso dello stadio supera in intensità quello che ti aspetteresti, visti i vuoti – sconfortanti – nei vari settori. E´ perché quella maglia, che porta sul retro anche la scritta Giorgio Rossi
e il numero ´80´, è l´omaggio che, insieme agli auguri, la squadra ha voluto rivolgere al massaggiatore storico, che proprio oggi, 31 ottobre, compie ottant´anni. E quando lo speaker dello stadio lo  chiama per nome e le telecamere lo inquadrano, berretto in testa, divisa d´ordinanza e la mano che si alza a salutare il pubblico, quell´applauso coinvolge anche tutti i giocatori, Totti e De Rossi in testa. Comincia così il prepartita di Roma-Lecce, con il tributo a colui che, da 54 anni, lavora per la Roma e alla Roma ha dedicato la sua vita, e non solo quella professionale.

Totti versione Dottor Jekyll e Mister Hyde

 Da La Repubblica:

C´è ricascato un´altra volta. Il pulsante che da on va su off e diventa tutto nero. Al punto da provare a rincorrere l´avversario nel tunnel degli spogliatoi per farsi giustizia da solo. Francesco Totti ha mostrato di nuovo quel brutto lato del suo carattere. Da vero Dottor Jekyll e Mister Hyde. Tanto pronto nella beneficenza e nei suoi gesti umanitari, quanto capace di accecarsi in campo e rendersi protagonista di episodi assurdi. Ieri sera l´ennesimo capitolo. Al 31´ del secondo tempo, mentre Vucinic va a segnare il gol del 2-0, Olivera lo sgambetta in corsa. Il capitano della Roma si rialza, spinge l´avversario e gli mette una mano in faccia. Niente di eclatante, ma lo fa.

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