Da Il Tempo:
Una finale, non la prima e neanche l’ultima, lungo il curvone che Ranieri ha indicato, sulla strada della sua Roma, fino all’appuntamento con l’Inter alla fine del mese. Termine per delineare il livello delle aspirazioni in una stagione che ha regalato, dopo il nero cupo dell’avvio e qualche grigiore nella rincorsa, una lunga striscia di luce. Arriva all’Olimpico il Milan, che si è ripreso il secondo posto con un recupero ampiamente dilazionato secondo esigenze poco condivise dalle più dirette rivali, e che adesso spera di ridurre ulteriormente il gap, accettabile, che lo divide dalla vetta saldamente presidiata dai cugini. L’Inter e Mourinho spettattori attenti, e molto interessati, in attesa che a chiusura del turno arrivi al Meazza il Genoa, società che con la capolista ha un rapporto molto affettuoso, anche se Gasperini e suoi non saranno di sicuro disposti a concessioni. L’anticipo di questa sera registra per la prima volta in stagione un Olimpico «sold out», frutto non soltanto del ritrovato entusiasmo del popolo romanista, ma anche di una saggia politica dei prezzi attuata dalla società, giustamente premiata. Peccato che lo stato del manto erboso non sia altrettanto adeguato a un evento di questo livello. Nel merito, decisamente poco elegante la risposta del Coni alla notizia di un dossier sulle carenze del terreno di gioco. Si addebita l’eventuale protesta «a goffe iniziative di singoli», pare che il riferimento sia diretto a Montali, ribadendo i solidi legami con la famiglia Sensi e sottolineando perfino l’amichevole canone di affitto: come se un inquilino che non versasse un mensile spropositato non potesse lamentarsi del crollo del soffitto.