Roma-Milan, come una finale

 Da Il Tempo:

Una finale, non la prima e neanche l’ultima, lungo il curvone che Ranieri ha indicato, sulla strada della sua Roma, fino all’appuntamento con l’Inter alla fine del mese. Termine per delineare il livello delle aspirazioni in una stagione che ha regalato, dopo il nero cupo dell’avvio e qualche grigiore nella rincorsa, una lunga striscia di luce. Arriva all’Olimpico il Milan, che si è ripreso il secondo posto con un recupero ampiamente dilazionato secondo esigenze poco condivise dalle più dirette rivali, e che adesso spera di ridurre ulteriormente il gap, accettabile, che lo divide dalla vetta saldamente presidiata dai cugini. L’Inter e Mourinho spettattori attenti, e molto interessati, in attesa che a chiusura del turno arrivi al Meazza il Genoa, società che con la capolista ha un rapporto molto affettuoso, anche se Gasperini e suoi non saranno di sicuro disposti a concessioni. L’anticipo di questa sera registra per la prima volta in stagione un Olimpico «sold out», frutto non soltanto del ritrovato entusiasmo del popolo romanista, ma anche di una saggia politica dei prezzi attuata dalla società, giustamente premiata. Peccato che lo stato del manto erboso non sia altrettanto adeguato a un evento di questo livello. Nel merito, decisamente poco elegante la risposta del Coni alla notizia di un dossier sulle carenze del terreno di gioco. Si addebita l’eventuale protesta «a goffe iniziative di singoli», pare che il riferimento sia diretto a Montali, ribadendo i solidi legami con la famiglia Sensi e sottolineando perfino l’amichevole canone di affitto: come se un inquilino che non versasse un mensile spropositato non potesse lamentarsi del crollo del soffitto.

Tifosi in estasi: a-Roma giallorosso all’Olimpico

Da Il Corriere della Sera:

Sempre senza Totti – e non è poco – ma la Roma torna al completo. La partita col Milan è una sorta di spareggio per il secondo posto, l’attesa in città è spasmodica e Claudio Ranieri può finalmente sorridere per il recupero di pedine inamovibili della sua scacchiera. Giocheranno tutti dal primo minuto? Parola al tecnico: «I rientri di Toni, Pizarro e Julio Sergio sono fondamentali. Tornano a disposizione tra i convocati quindi sono utilizzabili. Nessuno potrà essere al top della condizione fisica, ma i ragazzi sono pronti e motivati». Gli elogi a Leonardo non nascondono i propositi di rivincita dell’allenatore giallorosso: «Avremo l’atteggiamento giusto per non farli giocare e impostare la nostra partita. Quella rossonera è una squadra molto esperta, una delle più forti in ambito internazionale. Speriamo di riprenderci ciò che ci fu tolto nell’andata a San Siro: col Milan è iniziata la nostra macchia nera delle tre sconfitte consecutive comprese Livorno e Udinese. Peggiorare non possiamo».

Roma-Milan: 70 mila cuori giallorossi

Era dal 2001 – incontro Roma-Parma, gara che assegnò lo scudetto numero tre ai giallorossi – che lo stadio Olimpico non andava esaurito in ogni ordine di posto. A conti fatti, per Roma-Milan saranno 70 mila i giallorossi presenti allo stadio cui va ad aggiungersi una fitta rappresentanza rossonera. Ce ne parla Il Messaggero:

Olimpico, ore 20,45: c’è Roma-Milan. In palio tre punti pesantissimi: vincendo, la Roma aggancerebbe in classifica il Milan al secondo posto; vincendo, il Milan metterebbe tra sè e la Roma un distacco importante in chiave secondo posto. In più, chi vince può continuare a sognare a tre colori, Inter permettendo. All’Olimpico è annunciato il tutto esaurito, cosa che – in campionato – non si registrava dal 17 giugno del 2001, Roma-Parma, la partita del terzo scudetto giallorosso. Tra abbonati (24.454) e paganti, ci saranno più di 70 mila spettatori, con massiccia rappresentanza di tifosi rossoneri provenienti da ogni angolo d’Italia. Incasso importante, ma non da record per via dei prezzi popolari in tutti i settori. Posti in piedi in tribuna-stampa, con 400 accrediti distribuiti a giornalisti e tecnici radio tv. La partita, che sarà arbitrata da Tagliavento di Terni,verrà teletrasmessa in diretta da Sky e Mediaset Premium in Italia, poi ci penseranno Rai International e Al Jazeera a irradiare – ancora in diretta – le immagini ella sfida dell’Olimpico in tutto il mondo. Secondo stime non ufficiali, saranno oltre 2 milioni i telespettatori collegati in diretta con lo stadio Olimpico.

Roma-Milan, per Leo tiri Mancini: Borriello all’Olimpico, Pato a Manchester

 Il volo diretto Roma-Manchester costa a Leonardo l’intera stagione: contro i giallorossi servono punti vitali per difendere secondo posto e non perdere di vista l’Inter (4 lunghezze avanti) mentre la sfida di Champions in casa dello United chiede un miracolo evidente. Leggasi, prestazione dell’anno. Contasse il morale del pre-partita, la Roma avrebbe già stravinto: per l’entusiasmo di una piazza che torna a vestire l’Olimpico della sua presenza (stadio tutto esaurito con due guiorni di anticipo) e per l’effetto assolutamente positivo – diremmo devastante – che hanno prodotto i ritorni inattesi di David Pizarro e Luca Toni. Oltre a Julio Sergio, certo, cui il tifo capitolino ha affidato senza neppure pensarci sopra una titolarità perenne: vuoi per l’incerto Doni del periodo, vuoi per lo straordinario Bertagnoli del momento. Il morale, tuttavia, non dispendia punti in maniera preventiva. Ovvio, aiuta.
MALANNI ROSSONERI. Il Milan approda nella Capitale con più di una defezione: alcune annunciate, altre inattese. Si sapeva da una settimana (complice il giallo rimediato contro l’Atalanta) dell’assenza per squalifica di Rino Gattuso ed era noto – minuto più minuto meno sempre dall’ultima gara di San Siro – il k.o. di Alexandre Pato, stiratosi nel corso della sfida contro gli orobici e a riposo precauzionale per poter garantire il prpoprio contributo contro i Red Devils. Leonardo aveva convidato – più di un pensiero, sicuro come l’oro – nella voglia di rivalsa di Amantino Mancini, a cui stava per consegnare una maglia da titolare. Salvo scoprire, alla vigilia del match, che se l’Inter lo ha ceduto tanto facilmente (forse un modo per riscattare le fallimentari cessioni ai cugini di Andrea Pirlo e Clarence Seedorf?), un motivo c’è: l’ex giallorosso è rimasto vittima dell’ennesimo infortunio venuto fuori dal nulla e dall’essere uno degli 11 iniziali s’è trovato a stare fuori dalla lista dei convocati. Se aggiungiamo anche la defezione di Seedorf, ecco che lo scenario per Leo si fa delicato. Difficile. Critico.

Roma-Milan: Toni lancia la sfida ai rossoneri dopo la doppietta del 2005

 Il bomber punta i rossoneri. Luca Toni lustra gli scarpini, contro il Milan vuole esserci. Lo ha fatto intendere a parole “Sto bene, ho recuperato dall’infortunio” e lo ha rimarcato nel corso dell’ultimo allenamento – quello pomeridiano – nel quale non ha riscontrato fastidio e ha svolto regolare seduta con i compagni. A questo punto, la palla passa a Claudio Ranieri cui servirà solo il coraggio – ma non è poca cosa, specie per una sfida tanto dlicata quale è quella contro la squadra di Leonardo – di affiancarlo a Mirko Vucinic.
SCELTE DI ISTINTO. Decidesse con l’impulso, il testaccino – in realtà – saprebbe già cosa fare. Toni dal 1′ per mettere l’ariete nelle condizioni di bombardare la porta rossonera. Toni dal 1′ per andare incontro al desiderio di un Olimpico che – udite udite – stavolta s’è davvero esaurito in ogni ordine di posto.