Da Il Romanista:
Quanto c’è stato di romanista nella vittoria – 3-1 – di ieri sera del Catania con l’Inter? Passi per Mihajlovic, l’allenatore dei siciliani, giocatore della Roma in passato, ma che ha vinto uno scudetto con la Lazio. Passi pure per Milito, autore dell’illusorio vantaggio nerazzurro, giallorosso per un soffio due anni fa prima di andare al Genoa (parole di ieri di Pradè). Inutile, poi, parlare di Gennaro Delvecchio, omonimo del nostro Supermarco, subentrato solo nella ripresa a Ricchiuti (ex giocatore del Rimini, che fermò la Juventus sull’1-1 nella prima giornata del campionato di B 2006-2007). Potremmo, allora, cominciare dalla rete del pareggio di Maxi Lopez, l’uomo che per una domenica ha mandato la Lazio in B. Il 2-1 di Mascara su calcio di rigore, poi, tirato a cucchiaio come il capitano faceva in semifinale ad Euro2000 contro l’Olanda. Per non parlare del 3-1 di Martinez, andato via sulla fascia sinistra alla Candela. Martinez, non l’oggetto misterioso che, per un anno, a Trigoria ha visto solo i lettini della fisioterapia e mai il campo (stagione 2006-2007), ma il talento uruguaiano che due anni fa, nell’1-1 della Roma a Catania nel giorno dello scudetto dell’Inter, realizzò il gol del pareggio e fece svanire le nostre speranze.