“Caro Mourinho, del campionato italiano ne so qualcosa in più…”

di Redazione Commenta


C’è grande attesa in casa Roma per il doppio impegno ravvicinato Udinese-Arsenal, che Luciano Spalletti vorrebbe archiviare con i tre punti e la qualificazione. Intanto il tecnico di Certaldo domani compirà 50 anni, e dovrà seguire la gara dalla tribuna per la squalifica rimediata a San Siro e quale regalo migliore di una bella vittoria come iniezione di fiducia in vista del martedì da leoni?.

Oggi il tecnico toscano ha toccato diversi punti nel corso della conferenza stampa della vigilia. Uno dei suoi obiettivi è stato Mourinho: “Le parole mi hanno un po’ sorpreso, perché domenica dopo la partita mi ha abbracciato e augurato di qualificarci contro l’Arsenal, poi però ci ha fatto una gufata tremenda e cattiva parlando di zero titoli. Io so che se non arrivo quarto e non vinco niente avrò fallito a livello personale, ma lui con questo comportamento ha fatto vedere di aver perso sicurezza e serenità”.

Non domo, Spalletti ha voluto incrementare la dose senza tuttavia cadere in polemica: “E’ una grave offesa alla classe arbitrale- ha sostenuto l’allenatore giallorosso – è stata la sua frase più brutta perché ha fatto un’accusa precisa. Ha detto che io pago per andare in tv? Non mi sembra il caso di adire le vie legali. Posso dirgli solo che questo è il nostro campionato, difficile e carico di pressioni, questo lo so meglio di lui”.

Intanto Christian Panucci dopo aver chiesto scusa al tecnico ed essere tornato in rosa contro i nerazzurri, ha avuto un bel colloquio con un gruppo storico dei tifosi, cercando di spiegare la situazione. “Dopo Napoli ho avuto uno sfogo, poi però mi sono chiuso in me stesso, e non era facile cercare una soluzione. Mi è dispiaciuto molto non essere iscritto nella lista Champions, ma me la sono cercata e ho pagato”.

Alla fine, il difensore ha ammesso il massimo impegno fino alla fine della stagione, nonostante la sua delicata posizione del rinnovo del contratto. Dalla parte opposta il ligure ha trovato la disponibilità dei sostenitori giallorossi che hanno fatto sentire la loro voce, prima del definitivo perdono.


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