Peggio di così non sarebbe potuto andare il 132° derby della Capitale. La Roma lo perde nettamente 4-2 e chiude anche il match in nove uomini per le espulsioni di Mexes e Panucci. Un grande spettacolo in campo, dopo il toccante minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto. La Lazio però parte sparata e in 4 minuti segna due gol che stendono la Roma. Prima con un tiro al volo di Pandev, su cross di Brocchi, poi con una prodezza dai 20 metri di Zarate.
Qui la Roma si sveglia, ed accorcia con Mexes, dopo una sponda di Baptista. La Bestia è il più propositivo, colpisce il palo di testa, e serve a Perrotta l’occasione buona, ma Siviglia si oppone sulla linea. Si va al riposo sul 2-1. Nella ripresa la Roma si fa prendere dal nervosismo, prima viene espulso Mexes , poi successivamente Panucci, e la Lazio dilaga.
Va a segno con un colpo di testa di Lichtsteiner dopo una grande azione di Foggia dalla destra, De Rossi tiene a galla i giallorossi con un colpo di testa segnando il suo primo gol in un derby. La Roma però commette il gravissimo errore di esporsi troppo al contropiede, Menez, (da poco in campo) non copre bene, così come Motta e Riise, e per Kolarov è un gioco da ragazzi infilarsi nelle praterie della difesa e battere un incerto Doni.
Finisce 4-2 un risultato troppo pesante per la truppa di Spalletti (anche lui espulso al 45 dal disastroso Morganti nello spogliatoio con Tare) che ha avuto un approccio completamente sbagliato, poi dopo aver trovato il 2-1 e mancato una serie di occasioni. Nella ripresa la Roma si è lasciata prendere dal nervosismo, Mexes e Panucci espulsi, la speranza del primo gol in un derby di De Rossi è stata spazzata via pochi minuti dopo da Kolarov. Un risultato che preoccupa anche nella lotta verso il quarto posto, che è sempre più lontano.