“Consigliai Luis Enrique prima al Genoa e subito dopo, verso metà maggio, chiamai Sabatini che di concerto con Baldini hanno scelto lo spagnolo per la nuova Roma” . L’ha ha detto il procuratore Dario Canovi ai microfoni di 1927, la storia continua.
L’agente ha svelato anche un retroscena: “E’ stato mio figlio Alessandro, che vive a Barcellona a segnalarmi l’asturiano, perché era rimasto entusiasta del lavoro svolto con il Barcelona B e soprattutto dei risultati raggiunti“.
Canovi ha aggiunto:
“Prima di consigliarlo alla Roma, feci chiamare Luis Enrique da Ricardo Gallego, capitano del Real Madrid e suo ex compagno di squadra, che io portai a Udine nell’89, per chiedergli se fosse interessato a trasferirsi nella capitale a fine stagione. Luis Enrique ha subito risposto positivamente e a quel punto abbiamo girato il suo numero di telefono personale a Walter Sabatini e Franco Baldini, con quest’ultimo che dopo aver raccolto diverse informazioni sull’asturiano, si è mosso in prima persona per parlarci direttamente e incontrarlo. Non lo conosco dal vivo ma i risultati ottenuti nella “Cantera” blaugrana parlano da soli, soprattutto per quanto concerne la sua grande attitudine a lavorare con i giovani e a far crescere i giocatori in maniera esponenziale”. “E’ un progetto interessante, per la sua filosofia di gioco spettacolare e che trae risultati importanti. Dissi a Sabatini che ci sarebbe voluto del tempo per assimilare questo nuovo modo di giocare e che ci voleva pazienza per permettergli di integrarsi al meglio”.
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