Queste le parole di Roberto Calenda, agente Fifa, uno dei principali fautori del trasferimento dell’attaccante brasiliano a Roma, ai microfoni di Radio Radio:
Rosella Sensi l’ha ringraziata pubblicamente in conferenza. Quali sono i motivi?
“Mi sembra che per lo stesso De Rossi la presidenza abbia detto che non se ne parla. Non vogliono vendere i prezzi pregiati, ma vogliono continuare a certi livelli. Penso sia la squadra che si è mossa in modo più rapido e veloce sul mercato, prendendo i giocatori che gli servivano”.
“Io ringrazio Rosella Sensi come lei ha ringraziato me. Quando si chiudono queste operazioni il merito è di tutti, della società che vuole il giocatore e degli agenti. È una contrattazione non facile, uno dei più forti nel suo ruolo, ma che ha avuto tanti problemi. C’è la competenza dei professionisti che ci hanno lavorato”.
Sulle clausole contrattuali?
“E’ un contratto studiato insieme in cui ognuno si prende le sue responsabilità. Io lo vedo come un atto di Adriano per dimostrare a tutti e a se stesso che è il giocatore che è stato. Lo ha detto spesso, deve molto agli italiani e a questa nazione, vuole dimostrare di aver capito di aver sbagliato e di voler tornare il giocatore che è. La Roma è stata brava a fargli sentire l’affetto accogliendolo in casa come uno di famiglia. Una scintilla che a lui è piaciuta molto. Intorno a lui si era scatenata una bagarre, ve lo assicuro”.
Sarà un inserimento difficile?
“Adriano sa bene in che squadra è andato a giocare, una squadra arrivata seconda, che farà la Champions League, che ha grandi campioni. Sa di non avere il posto assicurato. Ha accettato la sfida per mettersi in discussione. Dietro di lui si innescano sempre polveroni enormi. È seguito da tutti i giornali. I problemi un po’ se li fa cadere addosso, altre volte però si esagera alla ricerca dello scoop”.
Programmi estivi?
“Gli è stato dato un programma differenziato voluto anche da lui che è un po’ di tempo che sta fermo, giusto per farsi trovare pronto all’inizio della preparazione. Inizia per tornare al peso ideale. Però vorrei sottolineare che anche se il ragazzo è un po’ sovrappeso, la Roma gli ha fatto i complimenti, perché lo ha trovato molto bene sulla forza e non solo. Il ragazzo c’è”.
A gennaio cosa è successo? È vero che negli ultimi giorni hanno provato a prenderlo il Genoa e un club degli Emirati Arabi?
“Adriano ha una parola sola, a gennaio è voluto restare al Flamengo per la Libertadores a cui teneva e a cui tenevano il Flamengo e i suoi tifosi. Lì sono stati eliminati in Cile nonostante un suo gol, ci ha provato in tutti i modi ad andare avanti. Il Flamengo ha rivinto con lui dopo 18 anni, lì lui è come Totti a Roma. E’ arrivata un’offerta milionaria dagli Emirati ma non ha neanche voluto ascoltare le loro cifre milionarie. Ci sono state tante squadre, non solo dall’Italia, anche da Inghilterra e Spagna, che volevano Adriano. Lui è stato fermo e chiaro nella sua scelta”.
Pensa che l’attacco della Roma possa subire grandi modifiche nei prossimi mesi?
“Io non lo so, i programmi della società li sanno loro. Ma posso dire che hanno programmi ben chiari in mente, progetti chiari. Puntano a fare una squadra che stia ai vertici in Italia e in Europa. La Roma farà di tutto per restare ai vertici”.