Calciopoli: ecco il testo di una parte dell’intercettazione del 24 novembre 2004. In una telefonata fra Bergamo e Pairetto si discute dell’operato del quarto uomo Ayroldi, colpevole di aver alterato il referto arbitrale su Francesco Totti.
Bergamo: “Ho saputo che in Roma Roma Roma Roma….(ndr non ricorda la partita, era Roma-Palermo 1-0 del 24/10/2004) era il quarto (ndr riferito ad Ayroldi che era il quarto uomo)….dunque è successo questo. Alla fine della partita Totti lo ha mandato a cacare (ndr Trefoloni arbitro della partita)…e lui avrebbe dovuto scrivere…no che ha mandato a cacare lui, ma che ha mandato a cacare Trefoloni e nello spogliatoio ha detto lui che se doveva scrivere questa cosa….insomma ha fatto un discorso non chiaro ed stato ascoltato non da Matteo. Quando sono arrivati giovedì all’allenamento, questo cretino di Ayroldi, in allenamento, parlando con Matteo, ma gli altri arbitro sentivano, ha detto meno male che non ho scritto di Totti perché poi ripensandoci…te lo immagini giocavano con la Juventus e metti caso che lo squalificavano e perdevano, poi davano la colpa che non c’era Totti. Matteo ha detto ma che cazzo dici questa storia la sai te, non la so io. No si…lui ha detto si perché lui ti ha mandato a cacare…Ho detto guarda praticamente…Lui giustamente, Matteo, non ne ha voluto parlare perché m’ha detto che una così detta oltretutto quando ci sono gli altri, è una bruciatura per lui, per me…credimi che di questa cosa io non ne ho saputo niente. Io ho detto guarda, noi non ne vogliamo parlare pubblicamente perché sennò andiamo a continuare a far casino, però con Ayroldi ci parleremo, io e Gigi al prossimo raduno perché la dobbiamo chiarire con lui, perché anche se lui la una volta prende un’iniziativa di questo tipo la deve concordare con noi. Non con se stesso né parlando con te in allenamento davanti agli arbitri. Mi ha detto fate voi, volevo solo informarti della cosa perché è andata esattamente così….A me sembra piuttosto gravuccia, perché le cose intanto che si sanno le decidiamo e le affrontiamo, ma che lui di sua iniziativa…che poi magari è un ingenuo.
Pairetto: E’ un coglioncello
Bergamo: E’ un coglioncione, no un coglioncello, perché lui non è un malizioso…
Pairetto: Infatti, per questo dico che proprio un coglione…
Bergamo: Ma parlarne nello spogliatoio mentre c’è l’osservatore…vuol dire che ha la testa di un uccellino. Quando succede una cosa di queste, prendi l’arbitro in disparte e gli dici guarda è successo questo questo e quello che faccio lo scrivo o no?
Pairetto: E appunto, e nemmeno pensare chi gioca la settimana dopo o meno…
Bergamo: Ma a lui magari è venuto in mente dopo
Pairetto: Gli è venuto in mente dopo…
Bergamo Si…Guarda io sono convinto che lui nemmeno ci ha pensato che la partita dopo era Juventus-Roma ci scommetterei le palle…è questo il discorso… Lui è un arbitro che non può più essere ingenuo così…perché senò ci crea problemi e non ce li risolve…poi se sta cosa la vogliam far passare la facciamo passare…
Pairetto: Però bisogna dirglielo….Poi sai perché mi dispiace…perché è stato sfigato che uscito tutte e due le volte in B che era inserito in quella di A, ti ricordi?
miki foggia 13 Agosto 2010 il 18:18
“piaccia o non piaccia”, la verità sull’aborto giuridico di farsopoli 2006, piano, piano, viene fuori, “piaccia o non piaccia”