Calciomercato Roma, il punto sulle trattative per Philippe Mexes e Mirko Vucinic

Mirko Vucinic, Juan, Philippe Mexes, Simone Perrotta, Rodrigo Taddei, Jeremy Menez e John Arne Riise: saranno loro i sette punti fondamentali del mercato giallorosso, i calciatori attorno ai quali ruota, inevitabilmente, la struttura della rosa giallorossa che competerà nella stagione 2009/10.

O meglio, saranno loro l’oggetto del desiderio dei club più prestigiosi che tenteranno l’assalto fino al 31 agosto, giorno di chiusura delle trattative di mercato. Prepariamoci dunque ad un’estate ricca di colpi di scena e lunghe telenovelas. Infatti la Roma, come sappiamo, non ha il becco di un quattrino e si affiderà a prestiti e comproprietà per allestire la nuova squadra, oltre che a qualche calciatore pescato dal nulla con la speranza che possa essere una gran bella scoperta.

Il punto è un altro: altre società sono decisamente messe meglio dal punto di vista economico e possono aspettare fino alla fine per risparmiare un po’ giocando ad un ribasso assicurato dal tirare la corda finio all’ultimo minuto utile. In tal caso, sarebbe ancora peggio perchè, con le cessioni a fine calciomercato, oltre a rimetterci soldi si perde la possibilità di sfruttare i tre mesi di trattative per allestire una squadra pensata a tavolino. Ora, sembra il momento di trarre un bilancio rispetto a quanto accade.

Capitolo Mexes: il francese vuole restare ma ha un alto ingaggio, il Milan lo prenderebbe ad occhi chiusi e sarebbe disposto a mettere sul piatto della bilancia anche Jankulovsky e Bonera (oltre a conguaglio). Due giocatori comunque sia non eccelsi, ma utili alla causa giallorossa. Se partisse Mexes, anche Juan potrebbe seguirlo: infatti, i due sono molto amici e in coppia hanno dimostrato di garantire una certa sicurezza al centro della difesa.

Mirko Vucinic sembra, tra i citati, il più inamovibile anche se è tra tutti il calciatore che potrebbe fruttare più soldi nelle casse della società: solo in caso di una grande offerta, dai 25 milioni di euro in su, se ne andrebbe. Il Real Madrid e il Manchester United hanno finora solo parlato e mostrato interesse, senza presentare nessuna proposta.

Gli altri, invece, – ovvero Perrotta, Taddei, Menez e Riise – possono anche essere lasciati liberi: dispiace, in particolare per Simone, Rodrigo e John che anche in questa sfortunata stagione hanno cercato di dare il loro contributo nonostante una serie impressionante di infortuni. Per Jeremy l’addio non sarebbe traumatico: è un bravo ragazzo ma deve crescere ancora molto dal punto di vista tattico e caratteriale.