Acquisti: Stefano Guberti, Marco Andreolli, Vitorino Antunes, Alessio Cerci, Ricardo Faty, Stefano Okaka, Aleandro Rosi, Mauro Esposito, Ahmed Barusso, Valerio Virga.
Cessioni: Christian Panucci, Souleymane Diamoutene, Vincenzo Montella, Filipe Gomes Ribeiro, Simone Loria.
Una campagna acquisti ancora in sordina per la Roma. Non c’è che dire: le vicende societarie hanno paralizzato il mercato e le mancate cessioni di calciatori importanti e in grado di far fare cassa alla società non sono ancora arrivate.
Se ne parla in maniera costante: l’attesa è tutta verso le prime partenze illustri, con i cui ricavi si dovrebbero prendere calciatori di qualità il cui valore è inferiore. Per ora, la situazione è quella indicata in dettaglio: ovvero, una serie di rientri da prestiti e l’unica ciliegina rappresentata dalla scommessa Stefano Guberti – che in realtà non dovrebbe essere un’incognita visto il gran bene mostrato con la maglia del Bari.
Per il resto, gli unici giovani che dovrebbero vivere nelle grazie del tecnico Luciano Spalletti sono Alessio Cerci e Ricardo Faty, dando per scontata la partenza in prestito di Marco Andreolli (buona pedina di scambio per arrivare ad un calciatore di esperienza e qualità). Partente illustre, Christian Panucci; ritiro eccellente, quello di Vincenzo Montella. Non fanno più parte della rosa nemmeno Souleymane Diamoutene, tornato a Lecce, Filipe Gomes Ribeiro, accasatosi a Siena e Simone Loria, finito in prestito al Torino.
Impossibile giudicare oggi una rosa che è in divenire: certo, l’unico auspicio è che si agisca con saggezza e oculatezza. Non possono arrivare campioni, almeno non si commetta l’errore dello scorso anno: quello, cioè, di affidarsi a rincalzi che avrebbero dovuto consentire ai titolari una boccata di respiro. Rincalzi che non hanno affatto soddisfatto (il caso di Simone Loria è emblematico).
Tra gli obiettivi, una punta di spessore – che diventano però due in caso di partenza di Mirko Vucinic tentato dalle sirene inglesi del Chelsea di Carletto Ancelotti – e almeno un ritocco per reparto, senza dimenticare quella che è una vera e propria emergenza portiri (manca infatti un degno sostituto di Alexander Doni).