Azevedo, giovedì è il giorno. Ma la Roma non ci crede. Cicinho, dalla Russia insistono. Artur torna in Brasile

Giovedì sarà il giorno del “sì o no” di Marcio Azevedo. O meglio, dell’Atletico Paranaense, società brasiliana in cui milita il terzino. Il giocatore vuole la Roma a tutti i costi e – come confermato dal suo procuratore – proverà a convincere il presidente del club verdeoro a lasciarlo partire verso la Capitale (il club dei Sensi ha offerto circa 200 mila euro per il prestito fino a giugno) . Da Trigoria, tuttavia, trapela un certo pessimismo a proposito: la trattativa da qualche giorno è in fase di stallo. Ai dirigenti giallorossi non è stato fatto pervenire nessun segnale che possa far credere alla chiusura positiva dell’affare.
CICINHO – Dalla Russia continuano a corteggiare Cicinho. Lo Spartak Mosca sembra orientato a presentare un’offerta vicina ai cinque milioni di euro per il terzino. La società di Trigoria ha avuto un contatto con un intermediario e si è detta disponibile ad aprire una trattativa. Accanto all’interesse dello Spartak, potrebbe concretizzarsi quello del Rubin Kazan. I russi sono in procinto di cedere l’argentino Ansaldi al Manchester City di Mancini (che ha incassato il “no” dell’Inter per Maicon) e hanno individuato in Cicinho l’ideale sostituto. Il mercato, in Russia, è aperto fino a marzo: i dialoghi con la Roma potrebbero infittirsi dopo la chiusura della sessione “italiana”. Quindi dal 2 febbraio in poi. Tanto lo Spartak, quanto il Rubin, si troveranno a dover superare le resistenze del giocatore, che continua a desiderare di tornare nel suo paese di appartenenza. Nel frattempo, l’avventura di Artur a Roma è giunta al capolinea. Il portiere brasiliano si trasferirà all’International di Porto Alegre. L’accordo è pressoché definito: la Roma dovrebbe lasciar partire Artur senza incassare soldi.