Calcioscommesse e camorra: si indaga sul Napoli

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 Ci sarebbe anche il Napoli di Aurelio De Laurentiis all’interno di un fascicolo di venti pagine che la Procura della Repubblica partenopea ha inviato a quella Federale. L’intreccio tra calcio scommesse e criminalità organizzata coinvolgerebbe società di serie B e Lega Pro (Salernitana, Ancona, Real Marcianise, Andria, Modena, Crotone) ma è al vaglio anche un incontro degli Azzurri. Da repubblica.it:

L’informativa è già sul tavolo della Procura federale. Venti pagine, il riassunto di un’indagine che proietta l’ombra di un nuovo calcio scommesse sul calcio professionistico italiano. Gli atti sono stati trasmessi a Roma dalla Procura di Napoli. Durante un’inchiesta sui clan camorristici della periferia settentrionale della città, gli inquirenti avevano raccolto la segnalazione di flussi di scommesse sospetti registrati in alcuni quartieri del capoluogo campano, ad esempio Secondigliano, alla vigilia o anche durante lo svolgimento di partite di tornei minori e anche di serie A.

Puntante ritenute almeno apparentemente anomale erano state segnalate anche durante una partita del Napoli. Così sono scattati gli approfondimenti condotti con l’ausilio di intercettazioni telefoniche. E sono emersi gli spunti investigativi che hanno indotto a mettere sotto esame principalmente alcune partite di B e Lega Pro. L’attenzione si è concentrata in particolare su giocate riguardanti gare disputate da sei squadre: Salernitana, Ancona, Real Marcianise, Andria, Modena, Crotone. L’esame complessivo del materiale raccolto durante le indagini non è stato ritenuto sufficiente per contestare il reato di frode in competizione sportiva. Sul piano penale dunque per il fascicolo si profila l’archiviazione. Ma la giustizia sportiva potrebbe avere ugualmente interesse a vederci chiaro. Da qui la scelta di inviare la documentazione al procuratore federale Stefano Palazzi. Nell’informativa sono annotati stralci di una conversazione dove alcuni malavitosi indicavano con grande sicurezza e precisione il risultato giusto su cui puntare. Sapevano già come sarebbe andata a finire? Intercettata anche la telefonata fra un calciatore e il suo procuratore nella quale i due parlano della scelta di un allenatore di non portare in panchina un giocatore con tono che sembra alludere a motivazioni poco chiare. Erano beghe di spogliatoio, oppure dietro c’era qualche altra cosa? Adesso dovrà essere il procuratore federale a valutare il caso e a disporre eventuali verifiche per capire se il fantasma del calcio scommesse minaccia ancora il pallone italiano.


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