Meglio prevenire che curare. È questa la stella polare che Claudio Ranieri vuole seguire. Prima che sia troppo tardi. E così, anche se oggi si giocherà soltanto la seconda giornata di campionato, l’allenatore della Roma parla con estrema chiarezza, per qualcuno anche troppa. La trasferta di Cagliari è diventata già una partita delicatissima e la Roma dovrà affrontarla senza Riise, Adriano, Mexes, Vucinic, Taddei e Okaka. Un emozionato Borriello sarà in campo dal primo minuto, in attacco con Totti; il dubbio è Menez o Simplicio trequartista.
Argomento scudetto secondo Ranieri: «Noi abbiamo avuto delle difficoltà, poi, però, all’ultimo c’è stata la doppia sorpresa: Burdisso, che temevo non arrivasse più, e Borriello. Non è stato possibile poter programmare bene tutto, ma questa non deve essere una scusante. Prima, per me, resta sempre l’Inter. E il Milan, con gli ultimi acquisti, ha raggiunto lo stesso livello. Noi con Borriello abbiamo fatto un bel passo in avanti, ma lottiamo per la Uefa e per la Champions. Poi, se qualcuno davanti sbaglia, noi saremo lì».
Argomento scontenti e dichiarazioni in nazionale tipo quella di Mexes («Voglio giocare di più, devo pensare al mio futuro»): «Certo che non mi sono piaciute e quando i giocatori fanno certe dichiarazioni vengono redarguiti. Vengono pagati dalla Roma, non è che quando superano la frontiera sono figli dei fiori, sono sempre figli di Roma. C’è qualcosa da chiarire? Io non devo chiarire niente, è una cosa che riguarda la società».
Argomento concentrazione: «I gol arriveranno, l’importante è non lasciare occasioni agli altri, come abbiamo fatto contro il Cesena. Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche. Solo così faremo un buon campionato, altrimenti ci sarà da soffrire».
A partire da Cagliari, campo difficilissimo dove la Roma non vince da 15 anni. In porta, tra i sardi, ancora Agazzi (Marchetti non convocato). Ha recuperato e sarà in campo Daniele Conti, che più volte ha giocato brutti scherzi a papà Bruno.
La Roma va dallo psicologo
di 11 Settembre 2010Commenta