Daniele Conti, dopo aver confermato di essere un castiga Roma affidabile e puntuale, ha chiuso il suo personalissimo Cagliari-Roma con tanta paura: l’intervento di Nicolas Burdisso, infatti, ne ha determinato un taglio al ginocchio che ha richiesto 30 punti di sutura. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:
CONTI 1 IL SOLITO GOL Bruno Conti, una vita per la Roma, e suo figlio Daniele, capitano del Cagliari. Daniele è un «castiga-Roma». Le statistiche dicono che alla Magica ha rifilato 4 gol. Il penultimo, nella stagione scorsa al Sant’Elia, contribuì a un fatale 2-2: è opinione diffusa che proprio lì Ranieri e i suoi abbiano perso i due punti decisivi per lo scudetto. L’ultima rete ieri sera: tiro bellissimo, dal limite. Cagliari 1, Roma 0. Bruno Conti, responsabile dell’area tecnica della Roma, seduto a bordo campo è rimasto impassibile.
È il suo comportamento abituale quando ritrova Daniele come avversario. Umana autodifesa. Il calcio italiano è fondamentalista, i romanisti non gli perdonerebbero il minimo cenno di gioia. Chi è padre, però, sa che una roba così ti incendia il cuore. Fuori puoi recitare la parte del ghiacciolo, ma dentro sei commosso. Un figlio è un figlio, non c’è maglia che tenga.
CONTI 2, LA GRANDE PAURA La riprova pochi minuti più avanti. De Rossi aveva pareggiato di testa, il Cagliari si era ributtato in avanti. Miracolo di Julio Sergio su Acquafresca e pallone ballonzolante in area: Conti, ancora lui, si è avventato, e Nicolas Burdisso lo ha falciato con un intervento a tacchetti distesi. Roba da stroncare una carriera. A quel punto Bruno Conti non ce l’ha fatta più. Si è alzato e si è lanciato all’inseguimento della barella su cui giaceva il figlio. Il rigore trasformato da Matri, l’espulsione di Burdisso. Dettagli insignificanti. Papà Conti è ritornato su, in campo, quando i medici lo hanno rassicurato: brutto taglio alla gamba destra, 30 punti di sutura, accertamenti in ospedale e lungo stop, ma carriera finita no. Nelle giovanili del Cagliari sgambetta Bruno Due, detto Brunetto, figlio di Daniele e nipote di Bruno. Forse è il caso che la Roma gli dia già un’occhiata.