Mercato Roma: Nicolas Burdisso si allontana. Secondo il Corriere della Sera la giornata milanese del direttore sportivo Daniele Pradè non ha sortito nessun accordo:
Interlocutoria doveva essere e interlocutoria è stata. Il gioco delle parti prosegue e, com’era prevedibile, la giornata milanese del direttore sportivo della Roma Daniele Pradè non ha sortito nessun accordo, con Nicolas Burdisso che resta più interista che romanista. I due club torneranno ad aggiornarsi già la prossima settimana nonostante, per ora, non esista alcun margine per un’intesa in tempi rapidi. La società giallorossa non voleva credere alla richiesta di 10 milioni di euro dei nerazzurri. Ieri, però, ha dovuto prenderne atto durante l’amara degustazione di caffè con Marco Branca, direttore dell’area tecnica dell’Inter, irremovibile nel comunicare la valutazione economica attribuita al difensore. Allo stato attuale sono quindi 6 i milioni di differenza tra richiesta e offerta, con l’ipotesi nemmeno presa in considerazione della comproprietà: una sorta di doccia fredda che, tuttavia, non intacca la convinzione che, con l’andar del tempo, le pretese del patron nerazzurro Massimo Moratti saranno approssimate per difetto. A metà strada, insomma, si può chiudere l’affare. I dirigenti giallorossi hanno parlato con il calciatore, spiegandogli i motivi della prolungata fase di stallo. E il ragazzo è stato comprensivo, ha manifestato più volte la sua volontà di rimanere a Roma, di più non può fare. Quando si chiuderà il Mondiale dell’Argentina, andrà in vacanza, aspettando notizie dall’Italia e i primi giorni di agosto dovrà presentarsi per riprendere la preparazione atletica. Già, ma con chi? Non è escluso che per quel periodo la trattativa sia ancora bloccata, soprattutto nel caso in cui non si riuscisse a piazzare Baptista e-o Doni. E siccome le non buone notizie raramente arrivano isolate, alla Roma hanno accolto con notevole disappunto la riduzione da due a un extracomunitario tesserabile per ogni club, approvata ieri dal Consiglio Federale, che ha agito in modo contrario alle sollecitazioni della Lega Calcio. Tradotto in romanista, questo provvedimento esclude la possibilità di arrivare a un terzino non appartenente alla Ue (Rodriguez, Nagatomo e Salcido erano i papabili) che potevano arrivare cedendo all’estero Barusso. A meno che – improbabile – si decida di vendere uno tra Vucinic, Pizarro e Juan. Nel frattempo, Guberti ha confidato a «Centro Suono Sport» di voler restare nella capitale, ma potrebbe rientrare come contropartita tecnica in qualche prossimo scambio: «Vorrei giocare le mie chances con la maglia della Roma. Inizialmente partirò con i miei compagni per il ritiro di Riscone, poi decideranno Ranieri e la società se confermarmi o meno».