L’esordio in campionato di sabato si avvicina nel peggior modo possibile per la Roma. Un guaio dopo l’altro nelle ultime ore: primo lo stop di Adriano, poi il dirottamento di Burdisso – unico vero obiettivo del mercato giallorosso – verso Torino. La mattinata di oggi, inoltre, non ha portato notizie migliori. Anzi.
ADRIANO FUORI UN MESE – Una torsione ieri in allenamento, immediato il dolore e lo stop. Per Adriano, dopo una notte trascorsa valutando l’entità del fastidio al quadricipite della coscia destra, si è deciso (ma non c’erano dubbi) di ricorrere agli accertamenti strumentali presso il policlinico Gemelli. Pessime notizie: l’ecografia effettuata intorno alle 11.40 ha evidenziato una lesione di secondo grado al muscolo. Tradotto: non meno di un mese di stop, forse anche 40 giorni. Appuntamento per la metà di ottobre, quindi, considerato il periodo necessario per ritrovare quella condizione atletica che anche adesso, nonostante due mesi di lavoro, sembrava lontana. L’attenzione dello staff tecnico romanista sarà rivolta a fare in modo che Adriano – la cui tendenza ad ingrassare è nota a tutti – mantenga il peso forma nonostante il riposo a cui sarà costretto. In più, le cattive notizie arrivano anche da Mexes, fermatosi durante l’allenamento odierno.
GIALLO BURDISSO – Il rilancio della Roma potrebbe cambiare nuovamente il destino di Nicolas Burdisso. Il diesse romanista Pradè è partito oggi intorno alle 13 per Milano per convincere l’Inter ad accettare la proposta di 8 milioni, cifra richiesta dal club di Moratti e offerta ieri dalla Juventus, che sembrava pronta a chiudere per il giocatore. La conferma di un’inversione di rotta arriva da Hidalgo, agente di Burdisso: “Nico vuole solo la Roma – torna a gridare il manager dell’argentino – rispettiamo la Juve, ma se le condizioni economiche sono le stesse Nicolas vorrebbe tornare nella capitale. In questo modo all’Inter non viene creato nessun danno economico. Aspettiamo fino alla fine del mercato, vedremo”. Alla Juventus erano convinti di aver convinto il giocatore. È stato lo stesso Burdisso a frenare: “Abbiamo bloccato l’accordo con la Juve – conferma l’agente – dove lo aspettavano per le visite mediche. Il direttore Pradè ci ha garantito poco fa qui a Milano che la Roma ha pareggiato l’offerta della Juventus, ora vediamo l’Inter cosa deciderà. Spero che Moratti lasci andare Nicolas alla Roma”. La palla passa ai nerazzurri dunque, con cui comunque Burdisso non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno: “Non ha senso parlare di rinnovo se ci sono due offerte concrete”.
ALTERNATIVE E CESSIONI – La mossa dei giallorossi ha dunque riportato il discorso Burdisso in equilibrio. Una mossa fondamentale, anche perché altre soluzioni non convincono affatto: difficilissimo raggiungere Lugano, prima alternativa all’argentino nella testa di tecnico e società, a causa di un ingaggio (4 milioni) e di un prezzo (circa 7) fuori mercato. Si valutano le opzioni Barzagli, in rotta con il Wolfsburg, e Felipe della Fiorentina. Anche sul fronte cessioni, fin qui, non c’è da sorridere: il rilancio del Galatasaray non servirà a far cambiare idea a Baptista, che ribadirà ai dirigenti turchi il proprio “no” al trasferimento sul Bosforo. Per Doni l’interesse del Benfica è concreto, ma il club portoghese, costretto a tornare sul mercato dopo il flop del portiere Roberto Jimenez (acquistato per 8,5 milioni dall’Atletico Madrid) non può spendere e chiede il prestito con la partecipazione dei giallorossi al pagamento dell’ingaggio da 4,1 milioni lordi. Ci sarà da discutere, ma l’affare potrebbe andare in porto, magari nelle ultime ore del mercato.