Chi vanta una marcia tutt’altro che negativa contro il Milan e che si esalta quando vede rossonero è Nicolas Burdisso. L’ex nerazzurro, fino allo scorso campionato, ha vissuto le sfide con la società di via Turati in maniera ovviamente speciale: la stracittadina per eccellenza è, da sempre, una delle partite più seguite dalle telecamere di tutto il mondo. Per Burdisso i numeri dicono che su sei derby disputati, quattro si sono risulti in maniera favorevole per l’argentino mentre sono due quelli persi.
L’esordio di Burdisso nella stracittadina è un ricordo positivo: accadde nel dicembre 2005, l’allenatore nerazzurro era Roberto Mancini (al Milan continuava il ciclo di Carlo Ancelotti).
Il club di via Durini mise in cassaforte quella partita – nel corso della quale Burdisso subentrò nel secondo tempo – per 3-2 grazie alla rete decisiva di Adriano.
Difficile non pensare che il ritorno a San Siro non consenta al centrale giallorosso di trovare ulteriori stimoli: la voglia di espugnare il Meazza è enorme, quella di proseguire nell’inanellare prestazioni da applausi anche.
La Gazzetta dello Sport in edicola stamane riporta una bella intervista all’argentino, che riprende, uno a uno, i temi appena enunciati. Testuale:
Una luce bellissima avvolge Roma in questa mattina d’autunno, dove Castel Sant’Angelo è un immenso parco giochi. Nicolas Burdisso è il testimonial della quarta edizione della Giornata nazionale dello sport paralimpico. Il difensore argentino arriva alle 11.50, dopo un’ora abbondante di traffico romano. I ragazzi lo accolgono urlando “Burdisso uno di noi” e lui fa: “A Milano non ero mai stato festeggiato in questo modo. Ma sapevo che Roma ha un calore particolare e i tifosi romanisti sono diversi!“.
Burdisso, cinquanta giorni con la maglia della Roma e ha conquistato tutti.
“Sono solo due mesi che sto qui, non esageriamo. Posso ancora migliorare”.
Domenica in casa del Milan è un mezzo derby.
“Dopo cinque anni vissuti con l’Inter è chiaro che per me sarà una domenica particolare. All’Inter sono stato benissimo, ma ora sono un giocatore della Roma”.
Dove immagina il suo futuro?
“Vorrei restare a Roma. L’ho già detto: a Roma mi trovo bene”.
Burdisso è uno dei punti fermi della Roma di Ranieri: non ha saltato una partita.
“Mi fa piacere, ma credo che sia una situazione casuale. Nella Roma ci sono grandi campioni, non c’è solo Burdisso”.
Che cosa le piace di Ranieri?
“È un allenatore concreto, uno che parla chiaro. Con il suo arrivo abbiamo cambiato mentalità e gioco. Noi stiamo conoscendo Ranieri e la situazione sta migliorando”.
Sacchi ha detto che la Roma può puntare al secondo posto.
“Io credo che noi dobbiamo cercare di avvicinarci all’Inter e poi vedremo. La Roma può arrivare lontano”.
Il Milan ha diversi problemi e negli ultimi anni la Roma ha sempre ottenuto buoni risultati.
“Io invece temo l’orgoglio del Milan e la voglia di tornare protagonista. Giocatori come Ronaldinho e Pato possono far male. Noi però andiamo su a giocarcela. La penso come Ranieri: per noi sarà una gara chiave, che potrà dirci dove possiamo arrivare. Vincere a Milano potrebbe cambiare la nostra stagione”.
L’Argentina si è qualificata per il mondiale in Sudafrica solo all’ultima giornata dopo aver rischiato grosso e Maradona si è scagliato contro la stampa e gli argentini che tifano contro.
“La cosa più importante in questo momento era la qualificazione. Per cinque mesi non siamo riusciti a vincere una partita. Maradona sa che ora bisogna parlare, chiarire molte cose e lavorare”.
Samuel e Cambiasso sono altri esclusi eccellenti di Maradona.
“Samuel merita di giocare. Parlo con il cuore perché siamo amici, ma uno come lui deve essere titolare. Cambiasso paga il cambio di modulo”.