Burdisso, Guillermo a Nicolas: “Ma che hai fatto?”

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 Il dopo partita di Cagliari ha avuto un protagonista tra gli altri: Nicolas Burdisso, visibilmente scosso per l’intervento scomposto che ha causato 30 punti di sutura a Daniele Conti e determinato a conti fatti la sconfitta capitolina. L’argentino, negli spogliatoi ha chiesto scusa ai compagni mentre il più piccolo dei due fratelli, Guillermo, gli chiedeva: “Ma che hai fatto?”. Da Il Romanista:

Nello spogliatoio ha chiesto scusa a tutti i compagni, uno ad uno. Qualche minuto prima, aveva fatto lo stesso con Daniele Conti. Nicolas Burdisso aveva immaginato tutt’altro esordio per la sua prima partita da romanista al 100%, dopo l’anno trascorso in prestito e l’estate passata a sperare che la trattativa tra Roma e Inter si risolvesse positivamente.

Il fallo su Conti, il rigore e l’espulsione hanno trasformato la notte del Sant’Elia in un incubo e Burdisso se n’è assunto completamente la responsabilità, tanto da ribadire agli amici «di aver fatto una cazzata». È stato lui a volersi presentare davanti alle telecamere perché si riteneva «il principale responsabile della sconfitta» e sa già che la sua squalifica (è probabile che sia più di una giornata) creerà problemi a Ranieri, che ha sempre puntato su di lui. Mercoledì a Monaco dovrebbe di nuovo giocare titolare, anche per consentire a Mexes di recuperare con calma dall’infortunio al polpaccio, e domenica contro il Bologna farà il tifo per i compagni dalla tribuna, con la speranza che possa arrvare il primo successo in campionato. Nell sua terra, ieri, si è parlato tanto del fallo su Conti e della sconfitta della Roma. Le televisioni hanno mostrato varie volte l’intervento «terribile» di Nicolas e i quotidiani hanno dato ampio risalto alla «vicenda di colui che a Roma è chiamato il Bandito». Olé gli ha dedicato un ampio servizio, in cui si parla anche di Guillermo, il «giovane fratello» chiamato a esordire in Italia nella partita «più difficile della Roma da dieci anni a oggi». I commenti sulla prestazione di Burdissino non sono negativi, semplicemente perché «il ragazzo si è ritrovato coinvolto nella peggiore gara che gli potesse capitare». I media argentini riportano anche una frase di Guillermo al fratello negli spogliatoi del Sant’Elia: «Che hai fatto, Nicolas?». Poche parole, ma che servono a capire quanto stupore ci sia stato per l’intervento duro di Burdisso. Tutti quelli che lo conoscono bene sanno che l’ex giocatore dell’Inter è uno di temperamento (Luca Toni lo scorso anno raccontò che gli attaccanti italiani lo chiamano «il cagnaccio») ma mai cattivo, rispettato per questo dagli avversari. Lo stesso Daniele Conti, subito dopo il fischio finale, parlando di Nicolas ha detto: «È venuto a scusarsi, ma non ci sono problemi. Sono cose che nel calcio capitano». Lo stesso ha detto, e pensato, suo padre Bruno, a cui non è stato certo il fallo sul figlio a far cambiare idea su Burdisso, che spesso e volentieri ha definito «un grande uomo». Ieri Nicolas ha trascorso la giornata con la famiglia dopo essere stato a Trigoria, oggi sarà di nuovo al Bernardini, pronto a mettersi alle spalle quanto successo al Sant’Elia. La società dovrebbe multarlo, come da regolamento, ma tutti considerano chiuso il caso: Burdisso è un giocatore importante per la Roma, è pronto a vivere la sua prima vera Champions da protagonista ed è il primo a sapere che episodi come quelli di sabato non devono più ripetersi.


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