Bruno Conti, direttore tecnico della Roma, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport:
La Roma domenica ha raggiunto il secondo posto in classifica. Come state vivendo questo momento? «Con normalità, così come siamo rimasti…normali quando le cose andavano male. La mentalità è quella giusta, quella che ha trasmesso Ranieri alla squadra. Lui va avanti per la sua strada, senza condizionamenti. Ha dimostrato di avere grandi qualità, ma già lo sapevamo».
Domenica, al termine della partita con il Siena, lei e Ranieri vi siete abbracciati in campo. E’ bello vivere certe emozioni, trentacinque anni dopo esservi incrociati nel settore giovanile? «Ci siamo lasciati andare, vista l’importanza di quella vittoria, arrivata negli ultimi minuti con grosse difficoltà, dovute anche alle numerose assenze che avevamo. Il rapporto con Claudio è ottimo, è un grande lavoratore, uno che non trascura neppure il minimo particolare». Eppure si dice che oltre a voi, Ranieri piaccia anche alla Federazione, per la Nazionale… «Io sono molto tranquillo. La sua Nazionale è la Roma. Vuole continuare il suo progetto qui. Quando lo abbiamo cercato non ci ha pensato due volte. Era ancora fresco il suo esonero alla Juventus, ma il richiamo della Roma, per lui che come me ci è cresciuto, è stato troppo forte. L’ho chiamato la sera e il giorno dopo era da noi. I risultati che ha ottenuto all’estero lo hanno portato ai massimi livelli di esperienza, è una persona molto preparata. La scelta è stata giusta. Lo dimostra, al di là dei risultati, il lavoro che svolge quotidianamente con i ragazzi».
Ranieri ha valorizzato anche Okaka, che da lunedì è andato al Fulham. «L’ho chiamato quando era già a Londra, per salutarlo e ringraziarlo per la vittoria sul Siena che ci ha lasciato come regalo. Mi ha fatto piacere sentire la gioia di questo ragazzo per quel gol fantastico e per la sua nuova esperienza inglese. Intorno a Stefano c’era tanto scetticismo. Sentivo dire: “ha un gran fisico ma non fa mai gol”. Noi in generale abbiamo troppa fretta con i giovani. In questi frangenti Okaka ha dimostrato la sua grande professionalità. E’ andato a Londra per le visite mediche, è tornato, si è allenato e si è messo a disposizione dell’allenatore. Per il futuro puntiamo molto su di lui, così come su Cerci. Sono ragazzi quasi pronti per il grande salto».
Sempre in tema di giovani. Un ragazzo del ‘ 93, Cristofari, è stato svincolato dalla Roma ed è andato al Palermo. «E’ una storia particolare. Ho visto le lacrime del madre e del padre al momento di questa decisione, ma il ragazzo aveva bisogno di cambiare per motivi personali. Dopo una partita non si è presentato agli allenamenti. Noi prima di fare i calciatori cerchiamo di fare gli uomini. Chi pensa di essere arrivato rischia di perdersi. Comunque gli auguro le migliori fortune. La nostra filosofia con i giovani è uguali per tutti. L’ho detto anche nel discorso che ho fatto ai ragazzi degli Allievi. Bisogna far capire sin da quando sono piccoli che nel calcio per arrivare ci vuole tanto sacrificio».
La Roma dietro l’Inter, al pari con il Milan, i tifosi sognano. E Conti? «Io penso già alla partita di domani contro l’Udinese. Un impegno importantissimo perchè vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia. La professionalità dei nostri giocatori è venuta fuori anche nelle difficoltà e sono convinto che ci daranno altre soddisfazioni. Il merito di questo momento è tutto loro e di Ranieri. C’è a chi piace parlare e fare sfilate, noi pensiamo solo a lavorare dietro le quinte. La società ci sta mettendo a disposizione le risorse per essere competitivi, anche a costo di sacrifici e di questo bisogna darne atto alla dottoressa Rosella Sensi. Abbiamo tanti nazionali e giovani di sicuro avvenire. Possiamo guardare al futuro con fiducia».