Tutto nasce da una rimessa della quale si incarica Rodrigo Taddei. Da lì, il Chievo troverà il pari definitivo. Che è successo nella circostanza? Lo ha raccontato Matteo Brighi. Da Il Tempo:
«Taddei ci ha spiegato che è stato ingannato dalle linee del campo di rugby, in effetti ce n’era ancora qualcuna…». Intervistato da Sky, il romanista Matteo Brighi ha spiegato così, facendo riferimento alle «conseguenze» del test-match Italia-Argentina del 13 novembre scorso al Bentegodi, la dinamica dell’azione che alla Roma è costata il gol del pareggio del Chievo. La rete di Moscardelli è nata infatti da un «controfallo» accordato ai veronesi dall’arbitro Rizzoli dopo che l’italo-brasiliano della Roma aveva effettuato la rimessa con le mani tenendo i piedi un metro dentro il campo. «Sono cose che succedono – ha detto ancora Brighi, riferendosi a Taddei – questo campo era disastrato, era molto difficile giocare, ed impossibile con la palla a terra. Eravamo stati bravi ad andare sullo 0-2, ma poi ingenui e sfortunati a prendere il primo gol del Chievo. Quelli di oggi sono due punti persi, perchè la partita si era messa bene: dobbiamo cominciare a vincere fuori casa».