Ci ha messo poco a diventare l’intoccabile dell’attacco della Roma. Perché il suo lavoro, il suo ruolo, quello di centravanti, lo svolge alla perfezione. Gol, capacità di tenere palla e far salire la squadra, tenacia, tanta, in grado di tenere occupato più di un difensore avversario, sempre e comunque. Maschera o non maschera, Marco Borriello sta incidendo alla grande sul cammino della squadra di Ranieri. Sabato sera, dopo dieci minuti, si è tolto la protezione per il viso – usata per tutelare la mascella fratturata causata dall’intervento di Rinaldi del Bari – che gli dava fastidio. E piano piano ha ripreso il suo lavoro. L’aveva detto al suo arrivo a Roma, l’ultimo giorno dello scorso mercato estivo: si sentiva bene, integro fisicamente, praticamente al top, nel pieno della maturità agonistica, pronto a dare il meglio di sé per fare ancora di più della sua ultima stagione milanista (14 gol in A, 1 in Champions). Mai sensazione è stata più azzeccata. Borriello si è messo a disposizione di Ranieri, mostrando fin da subito una forma superiore a tutti gli altri giallorossi, alla luce forse di una preparazione diversa, svolta in rossonero, quando tutto il resto del gruppo sembrava fare una fatica immensa.
Borriello: l’arma in più di Ranieri
di 20 Dicembre 2010Commenta