Una corsa contro il tempo. Questo è stata l’immediato dopo partita della Roma, anzi dopo i quindici minuti giocati di una partita che la logica avrebbe consigliato di non far neppure cominciare. La corsa contro il tempo è stata determinata dall’anticipata fine della gara e, quindi, è nata anche la necessità di anticipare i tempi di rientro rispetto al volo di linea previsto alle diciannove e venti dall’aeroporto di Bologna. Non essendoci altri voli, ma soprattutto il ri schio che con quella neve l’aeroporto poteva essere chiuso, non rimaneva che cercare di salire su un treno. Cosa che hanno imme diatamente fatto il travel manager del club giallorosso Antonio Tozzi e il team manager Salvatore Scaglia. «E’ possibile fare quarantasei biglietti di prima classe sul treno Freccia Rossa delle 17.23 da Bologna a Roma? ». E’ stata questa la domanda che è stata fatta all’operatore ferroviario e si può capire con facilità come il problema sia stato quel numero, quarantasei, che non facilitava certo la situazione. Quarantasei biglietti (questo il numero del l’intera comitiva romanista) da ottanta euro (perché il Freccia Rossa va che è una bellezza ma costa pure una bellezza), totale da tremilaseicentottanta euro. Operazione riuscita, con la Roma che ha preso quasi per intero la carrozza uno del treno con tanto di scorta di un paio di poliziotti perché sullo stesso treno avevano preso posto anche un certo numero di tifosi che avevano seguito la squadra nella trasfeta bolognese. Impossibile avvicinarsi ai giocatori, anche se qualche tifoso e qualche mamma che voleva portare un regalo al figlio, hanno stazionato fissi fin dove si poteva stare nel tentativo di strappare qualche auto grafo. Operazione riuscita con Francesco Totti. Il capitano infatti nella carrozza due aveva la moglie Ilary e un gruppo di amici, quando è comparso ha fatto contenti tutti, autografi, foto, sorrisi. Ranieri lo aveva schierato titolare contro il Bologna, ma si vede che per lui quest’anno la fortuna guarda da un’altra parte, visto che si è giocato soltanto per una quindicina di minuti,« vorrà dire che giocherò la partita contro il Brescia di mercoledì »ha detto con un sorriso dei suoi. Gli altri giallorossi hanno qua si tutti preferito rimanere blindati nel la loro carrozza, sottolineando come fos se stato giusta l’interruzone della gara contro il Bologna, qualcuno giocando a carte, altri con il telefonino sempre al l’orecchio, altri ancora provando a dormire un po’. Giusto un po’ perché il Freccia Rossa lo dice la parola stessa dopo neppure due ore e mezza di viaggio è arrivato alla stazione Termini da dove poi i giocatori sono andati nelle ri spettiveabitazioni.
Ritorno in treno per la Roma
di 31 Gennaio 2011Commenta