A chi crede che il calcio sia dettato solo da fattori fisici e atletici, escludendo quelli mentali, deve leggere le parole di Bojan:
“Il gol era un obiettivo che aspettavo, mi sono tolto un peso. Dopo tutto questo tempo nel Barcellona, che aveva una specifica filosofia, ero più vicino a casa, con la mia gente, improvvisamente mi sono trovato in un nuovo club con una cultura diversa e un nuovo allenatore, ma dal primo giorno mi sono sentito a casa grazie ai tifosi, ed è il motivo per cui il gol contro l’Atalanta è per loro”.
L’attaccante spagnolo ha detto di essersi tolto un peso, liberando la mente da fastidiosi problemi nati nel doppio confronto con lo Slovan Bratislava e acuiti contro il Cagliari.
Sabato scorso l’ex Barcellona ha segnato una rete da attaccante vero: taglio verso il centro a suggerire la verticalizzazione di De Rossi, stop e tiro di sinistro a battere Consigli in uscita.
Poco dopo sotto la tribuna Tevere, Bojan sfodera un dribbling da maestro e con gran destro di poco ha sorvolato la traversa. Tutto in pochi minuti, perché il gol per un bomber è tutto, specialmente per uno nuovo che ha lasciato la Spagna e si è buttato in questa avventura giallorossa.
Un ultimo pensiero, il numero 14 lo riserva ai sostenitori della Roma: “Qui mi sento amato e protetto, come a Barcellona, con la differenza però che qui il tifo è più caloroso e più vicino alla squadra”.
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